Skip to main content

Da: Organizzatori
Politiche giovanili, occupazione dei giovani e nuove idee per il mercato del lavoro
Le Liste Civiche FERRARA CAMBIA e FERRARA CIVICA per Alan Fabbri Sindaco unite per parlare ai giovani di lavoro e opportunità .
Questi i temi trattati da Angela Travagli Consulente del Lavoro candidata per il Consiglio Comunale con Ferrara Cambia per Allan Fabbri Sindaco e Daniele Botti consulente marketing candidato con Ferrara Civica per Alan Fabbri Sindaco.
Angela Travagli mette sul piatto la situazione critica del mercato del lavoro e in particolare la fragilità dell’occupazione giovanile (15-34 anni) e femminile. Il quadro è di facile lettura se si leggono i dati e i grafici dell’Osservatorio dei Consulenti del lavoro e i dati Istat che fotografano la nostra Provincia in cui la condizione non è delle migliori , anzi Ferrara è tra le nove Province dell’Emilia Romagna con la percentuale più alta di persone anziane. Si passa da un’istruzione inadeguata rispetto alle esigenze del mercato del lavoro soprattutto rispetto ai sistemi del Nord Europa, ad un skill mismatch tra domanda e offerta di lavoro a giovani sottoccupati e sovra-istruiti (over qualification rate). Tutti questi fattori inducono non solo ad un tasso di disoccupazione importante, ma anche ad uno scoramento da parte dei giovani che troppo spesso si trovano sfiduciati e senza opportunità, sia al termine del percorso formativo superiore di secondo grado, sia durante o al termine del periodo di formazione universitaria. Il problema è stato compreso, afferma Angela Travagli, l’azione messa in campo è risultata tuttavia riduttiva rispetto all’evidente problema , concentrata sostanzialmente sull’utilizzo messo a disposizione per il progetto europeo Garanzia Giovani rivolto per lo più ai giovani NEET (15-29 anni). Occorre concentrarsi su una migliore e più finalizzata formazione dei giovani, investire nel territorio affinché gli imprenditori trovino conveniente insediarsi con imprese innovative (start-up). creare banche dati tramite lo Sportello Lavoro in accordo con il Comune per favorire il matching della domanda e offerta di lavoro e progettare delle cliniche fiscali, del lavoro, sanitarie , ambientali, e in vari ambiti dove professionisti e imprenditori possono farsi coadiuvare da studenti che durante il percorso di studi possono entrare nei processi produttivi anche nel campo professionale. Aumentare l’offerta formativa universitaria in modo che i giovani possano trovare la città accogliente e fruibile durante e al termine del loro percorso di studi nella nostra città. I giovani rappresentano il nostro domani, gli dobbiamo qualcosa di più, lo dimostrano i tanti giovani candidati.

Tante idee anche per il giovane Daniele Botti, consulente marketing e candidato per la lista Ferrara Civica per Alan Fabbri Sindaco, analizzando le buone prassi dei migliori Comuni del Nord Italia, lato giovani impresa, questo gruppo di giovani si è accorto che lo sportello Informagiovani poteva essere sicuramente migliorato, un giovane che vuole intraprendere un’attività imprenditoriale o professionale e si reca all’Informagiovani, viene dirottato alla Camera di Commercio di Ferrara, ovvero l’accoglienza dei giovani non è immediata e finalizzata alle loro esigenza, è dispersiva. La città che vogliamo è una città che accolga tempestivamente e da subito gli sforzi dei giovani ed è per questo che proponiamo una joint venture tra la Camera di Commercio e l’Informagiovani per far trovare al giovane un supporto all’interno di un’unica struttura. Essere a misura di giovane non significa solo fornire dei servizi, ma significa soprattutto coinvolgerli e mettere a loro disposizione velocità e concretezza . Diversi sono i punti proposti da Botti, da una prima assistenza in Informagiovani da personale formato in collaborazione con la Camera di Commercio, alla diversificazione dell’assistenza (colloqui, procedure burocratiche, finanziamenti) fino ad arrivare ad una vera e propria rete volontaria tra imprenditori e professionisti di successo e i giovani al fine di tramandare esperienza, modelli operativi e favorire così relazioni, passaggio generazionale, senso di appartenenza e creare nuova linfa con un buon motivo per rimanere a lavorare sul nostro territorio. Botti propone anche una promozione efficacie e una navigazione sui social consapevole e un Informagiovani che dia risposte e con contenuti utili e di qualità e non solo di promozione di eventi.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it