Sabato 1° luglio, alle ore 11.00, ospiteremo, in collaborazione con WWF Ferrara, la conferenza stampa di presentazione della guida del Touring Club Italiano “Io sono il Po”: è stata realizzata con il contributo di MIPAAF e la collaborazione di VenTO, ciclabile Venezia-Torino.
La guida rappresenta l’esito concreto del progetto “Io sono il Po”, realizzato dal TCI nel 2015, l’anno dell’Expo milanese.
Con il suo progetto, il Touring ha visto premiare dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali loriginalità della sua visione unitaria, che vede coinvolte in un manifesto di educazione ambientale, la “Carta del Po”, le istituzioni locali nello sforzo di far percepire il percorso del grande fiume italiano come un valore. Una chiave di lettura unitaria e coerente che offre una visione dinsieme di unarea, esaltando le potenzialità di un fiume che viene letto nei suoi elementi di unione piuttosto che di divisione.
Seguirà visita guidata al Museo per i soci TCI, a cura di Nicola Baraldi.
http://www.touringmagazine.it/articolo/3261/io-sono-il-po
6 LUGLIO 2017: MEDUSE & CNIDARIA
Giovedì 6 luglio 2017, alle ore 18.30 inaugureremo la mostra Meduse & Cnidaria con le opere dellartista Massimo Pulini e reperti in parte mai esposti prima in Museo.
La mostra rimarrà allestita fino al 24 settembre 2017.
“Per lArtista le meduse sembrano cervelli sospesi nella corrente. Sacche dacqua abituate al pensiero. Materie grigie a coltivazione idroponica. Biblioteche di ricordi che mettono rizomi. Placente elettriche che illuminano il silenzio. Abat-jour in liquido di contrasto. Carezze urticanti nel passo della danza. Paracaduti di bisso che salgono in superficie. Le meduse sono animali liberty. Fiori sradicati che impollinano il mare.
Per la scienza la loro presenza in mare è indice di qualità delle acque. Le meduse ci riservano più duna sorpresa: la piccolissima Turritopsis dohrnii (di appena due millimetri di diametro) come tutti gli organismi nasce, cresce, si sviluppa, ma unica fra tutti gli animali, molto spesso non muore. Anzi, è capace di ringiovanire, tornando indietro allo stadio di polipo. Le meduse sono comparse negli oceani più di seicento milioni di anni fa, e da allora sono cambiate ben poco, forse perché il loro piano corporeo e la loro capacità riproduttiva in mare sono di gran successo, attraverso una grande varietà di meccanismi.
Se le meduse stanno diventando sempre più abbondanti nel Mediterraneo e lungo le coste europee, lo si deve allaumento della temperatura, che favorisce una loro prolungata riproduzione, e allintensificazione dellattività di pesca da parte delluomo, che sottrae allecosistema i principali predatori delle meduse: i pesci.
Oltre alla presentazione delle tematiche artistiche e scientifiche trattate nella mostra, verrà illustrato il ricco calendario di eventi e conferenze tenute dai massimi esperti a livello internazionale per approfondire gli argomenti relativi al futuro dei mari e degli oceani”.
Per levento di inaugurazione della mostra saranno proiettate immagini e filmati relativi alla fauna marina. In collaborazione con Biopastoreria, è previsto un ricco buffet.
Organizzatori:
Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
Partner:
Centro Ricerche Marine, Cesenatico – Cervia
Università di Bologna, Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano
Università del Salento, Lecce
Associazione Naturalisti Ferraresi
ASD Stella Maris Scuola Sub Ferrara
Museo La vita nelle Acque Oasi Aquae Mundi, Russi (Ravenna)
Lions Ferrara Host
Azienda Agricola BioPastoreria Ferrara
Per saperne di più, scaricare il pieghevolemedusecnidaria.pdf
Locandina: locandina-a3-polini-meduse.pdf
3-7 LUGLIO 2017: TRAINING ENTOMOLOGICO DEST
Inizierà lunedì 3 luglio 2017 presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara lormai tradizionale evento di alta formazione entomologica Expert-in-Training: per una settimana, giovani ricercatori provenienti da Italia, Portogallo e Svezia si cimenteranno nella raccolta, smistamento, preparazione museale ed identificazione degli hoverflies, le piccole mosche note in italiano con il nome di Sirfidi, utili per limpollinazione delle piante, per la lotta biologica nelle colture agrarie e come indicatori dello stato di conservazione dellambiente.
Le attività verranno condotte dal Prof. Daniele Sommaggio, docente incaricato di entomologia presso lUniversità di Padova, e dalla Dott.ssa Carla Corazza, ricercatrice della Stazione di Ecologia del Museo.
Questanno, grazie al contributo finanziario dellAssociazione Naturalisti Ferraresi, Giulia Finotti, di Ro Ferrarese, e Daniele Maccapani, di Bosco Mesola, entrambi giovani ferraresi laureati in biologia ed interessati ai temi della conservazione della natura, fruiranno di agevolazioni economiche per liscrizione.
Lintero team trascorrerà una giornata sul campo a Ro Ferrarese, allinterno del bosco sperimentale realizzato dai Forestali del vivaio nazionale di Peri (Verona).
Il training è organizzato in collaborazione con DEST, una rete europea coordinata dal Museo di Storia Naturale di Bruxelles, dedicata alla formazione dei giovani studiosi della biodiversità. Un supporto organizzativo è fornito dal Consorzio Futuro in Ricerca di Ferrara.
I training tassonomici del Museo di Storia Naturale di Ferrara sono alla loro decima edizione.
COMUNE DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
Periscopio è proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
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Francesco Monini
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