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Tanta affluenza e partecipazione da parte di appassionati e curiosi al 24° Salone d’Inverno, ospitato come di consueto da Ferrara Fiere nell’ultimo weekend di gennaio.
Un appuntamento che ogni anno si rinnova e si ripropone ad un pubblico sempre più esigente e variegato, quello di “Auto e Moto del Passato”, che si è presentato in quest’edizione con i propri motori, due e quattro ruote d’epoca e da collezione, e la classica mostra scambio di auto, ma anche mostre tematiche e celebrazioni di importanti ricorrenze del motorismo classico: un vero e proprio paese delle meraviglie per i 13mila appassionati che hanno visitato la fiera.

Grande protagonista di questa edizione, al padiglione 2, l’area dedicata ai motori nipponici: 66 (numero simbolico che richiama l’anno della prima vittoria di una 500 giapponese nel Tourist Trophy) moto di differenti casate e colori, scelte accuratamente per rappresentare attraverso le due ruote le tappe percorse dal mondo giapponese nel motorismo.

Diversi i compleanni festeggiati all’interno del 24° Salone d’Inverno: l’Officina Ferrarese ha celebrato infatti tra i propri spazi espositivi i 70 anni della Ferrari, così come il 500 Club Italia ha reso onore ai 60 anni dell’omonima autovettura, mentre il Registro Autobianchi ha festeggiato le 60 candeline della mitica Bianchina.

Nel pomeriggio di sabato Carlo Cavicchi ha presentato il proprio libro “Destra 3 Lunga Chiude”: una raccolta di racconti appassionanti che hanno contribuito a scrivere la storia dei rally.

Nella città delle biciclette è inoltre arrivato anche Luciano Armani, che sempre nel pomeriggio di sabato, ha presentato il Giro d’Italia d’Epoca 2017: una serie di tappe non competitive all’interno di un tour nel Bel Paese, per conoscere i percorsi cicloturistici pedalando su biciclette che hanno fatto la storia delle due ruote.

Tanto interesse ed affluenza inoltre per i convegni che si sono tenuti all’interno del Salone. Si è discusso molto sul problematico tema del bollo auto legato alle auto storiche. Un convegno vivace, che ha visto la presenza anche di un ex avvocato della magistratura dello Stato, che ha chiarito diversi dubbi dei partecipanti.

Non è infine mancata la sorpresa per gli appassionati delle due ruote, quando nella mattinata di domenica ha sfilato tra i padiglioni di Ferrara Fiere la Suzuki bianca e verde con la quale ha corso Marco Lucchinelli.

Dato il successo della manifestazione il Presidente di Ferrara Fiere Filippo Parisini ha espresso la propria soddisfazione, dichiarando che la fiera sta già “scaldando i motori” per la prossima edizione, che sarà quella del quarto di secolo, nel 2018. Il prossimo appuntamento con Auto e Moto sarà tra l’altro ospitato nel quartiere fieristico rinnovato dopo i lavori di messa in sicurezza e restyling che inizieranno in aprile 2017.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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