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da: URSA Italia

Quasi 250 persone hanno partecipato all’evento di inaugurazione del nuovo impianto produttivo URSA Italia nel ferrarese, specializzato nel polistirene estruso.
Il bilancio della ricostruzione, con modalità e tempi eccezionali, negli interventi di personalità politiche, istituzionali e dirigenti.
Per l’occasione, sono stati presentati la campagna di comunicazione virale e il concorso URSA Award.

Si è svolto lo scorso 24 febbraio a Bondeno, in provincia di Ferrara, l’evento di inaugurazione del nuovo stabilimento URSA Italia, azienda leader in Europa nella produzione e commercializzazione di isolanti termoacustici per l’edilizia.
Con una sinergia virtuosa di imprenditoria, forza lavoro e istituzioni, URSA ha saputo raccogliere la sfida ereditata dal sisma del 20 maggio 2012 che aveva distrutto il precedente impianto, e ha ricostruito in tempi record un nuovo polo tecnologicamente all’avanguardia, dedicato alla produzione di pannelli in polistirene estruso URSA XPS®.
Alla presenza di una platea di circa 250 persone, radunate per l’occasione all’interno dell’impianto in tutto il suo splendore innovativo, si sono succedute le tavole rotonde che hanno visto protagonisti esponenti della politica, delle istituzioni e del management URSA e Uralita, la casa madre spagnola.
Prima dell’inizio dei lavori è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Tarik Naouch, l’operaio URSA rimasto vittima del terremoto a cui l’azienda ha voluto dedicare una targa.
In tarda mattinata, dopo il taglio del nastro, i partecipanti hanno visitato il nuovo stabilimento suddivisi in gruppi.

Gli aspetti tecnici degli interventi dei relatori
Un coro unanime di voci istituzionali e aziendali ha passato in rassegna quanto è stato fatto e quanto rimane da fare nel post-terremoto.
Un applauso ha accolto il messaggio di congratulazioni ai lavoratori e ai dirigenti URSA inviato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi tramite le parole di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna, il quale ha inoltre sottolineato come la rinascita di URSA sia stata resa possibile grazie a 20,4 milioni di euro erogati a titolo di contributi regionali a fondo perduto.

Con successi come questo, «la striscia di terra dove si produceva il 2% del PIL italiano sarà più forte e sicura di prima». Il +0,4% di produzione di ricchezza a livello regionale in un quadro di recessione nazionale dice di un’Emilia Romagna “locomotiva d’Europa”. Una grande spinta propulsiva in questa direzione viene sicuramente dalle procedure in atto per snellire la burocrazia e potenziare le infrastrutture del territorio, a partire dalla Cispadana.
Alan Fabbri, ex Sindaco di Bondeno e oggi Consigliere Regionale, ha portato all’attenzione di tutti il fattore “velocità” della ricostruzione, avvenuta in due anni e sette mesi. Già da alcune settimane è attiva una delle linee di produzione URSA e presto tutto il know how dell’azienda si tradurrà in innovazione per il mercato degli isolanti.
Fondamentale per la ripresa aziendale sono state la guida del responsabile dell’impianto, Simone Marescotti, giovane ingegnere del territorio, e la visione strategicamente ben coordinata del management URSA, sensibile alle dinamiche del mercato e capace di capitalizzare le politiche sul risparmio energetico degli edifici e sulle edificazioni di nuova generazione.
Ad oggi, URSA dà lavoro a circa 50 dipendenti, tutti della zona, e crea un indotto significativo anche sotto il profilo logistico e delle società contoterziste che gravitano attorno all’attività del gruppo.
Cruciale l’intervento di Javier Serratosa, Presidente di Uralita, che ha esordito elogiando l’impegno dei lavoratori italiani URSA e ha proseguito auspicando un ritorno aggressivo nel segmento degli isolanti nell’Europa meridionale.
Anche Christian Michel, CEO URSA Insulation, ha illustrato in modo convincente il prossimo obiettivo aziendale: tornare ad essere il player protagonista nel mercato degli isolanti fino ai Balcani e a Vladivostok, in Russia.
Antonio Tenace, Direttore Commerciale URSA Italia, ha ribadito il ruolo di traino degli isolanti per la ripartenza di tutto il comparto edile: «nessuna politica ambientale può prescindere dall’isolamento».

La campagna di comunicazione e il concorso ecosostenibile
Ecosostenibilità e isolamento sono i concetti chiave attorno a cui ruota la nuova campagna pubblicitaria URSA, presentata da Pasquale D’Andria, Responsabile Marketing aziendale, e realizzata da Tribe Communications in collaborazione con la Onlus Italian Climate Network: un primo video fake, diventato subito virale, mostrava l’azienda ARSU, produttrice di isolanti per l’edilizia “biodegradabili ed ecosostenibili” derivati dalla pelliccia degli orsi allevati intensivamente a questo scopo.
Dopo una forte reazione di sdegno da parte degli utenti di ben 24 nazioni, diffusasi sul web e sui canali social, un secondo video ha svelato la verità dell’operazione mediatica, raggiungendo in pochi giorni circa un milione di contatti. L’habitat degli orsi e la vita sull’intero pianeta sono minacciati dal global warming: tutti noi siamo chiamati a contrastare il cambiamento climatico e l’impiego di materiali isolanti per l’edilizia può sicuramente contribuire ad arginare questo fenomeno.

Parallelamente alla campagna di comunicazione, URSA ha istituito il concorso URSA Award, che premia, per le categorie “Studenti” e “Progettisti”, i migliori elaborati architettonici incentrati sui valori del risparmio energetico, del design, dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale. Per candidarsi entro il 29 maggio 2015 è necessario registrarsi sul sito ursa-award.com.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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