Ultimo Rosso
Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro
Il successo del bando per la valorizzazione del capitale umano ed il sostegno dell’occupazione nel territorio del Comune di Codigoro, dimostra che il lavoro svolto, in questi anni, dall’Amministrazione Comunale a favore delle imprese e del lavoro, sta procedendo nella giusta direzione. Non solo, perchè la collaborazione tra Comune di Codigoro, Camera di Commercio, SIPRO, associazioni di categoria ed organizzazioni sindacali, ha reso possibile il raggiungimento di un obiettivo impensato. Sono stati esauriti in poco più di un mese i contributi messi a disposizione dal bando per un importo complessivo pari a 20mila euro.
“Lo scopo del bando – spiega il sindaco Sabina Alice Zanardi -, è stato centrato, visto che si ambiva a generare nuovi impulsi e nuovi stimoli per le aziende del territorio, che puntano ad assumere giovani e/o a riqualificare i propri dipendenti. Voglio ricordare anche l’importanza del contributo aggiuntivo di 500 euro (una tantum), come misura di sostegno volta a promuovere l’inclusione sociale, destinata alle imprese che assumono lavoratori residenti nel Comune di Codigoro e in condizioni di svantaggio socio economico. Il successo ottenuto dal bando stimola l’amministrazione comunale ad avviare altri percorsi virtuosi a sostegno delle imprese, per il rilancio complessivo della nostra economia. Ringrazio tutti i nostri partners, per l’ottimo lavoro svolto.”
Entusiasta per il proficuo lavoro condiviso, il Segretario Generale della Camera di Commercio Mauro Giannattasio, esprime la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto. “Ringrazio il Sindaco Zanardi, l’assessore Adami e l’intera Giunta del Comune di Codigoro per aver fortemente voluto, insieme a Sipro, questa collaborazione con la Camera di Commercio su un tema, quello dell’occupazione, di straordinaria importanza per il nostro sistema territoriale”. Occorre impegnarsi ogni giorno – prosegue Mauro Giannattasio – per dare risposte alle esigenze delle imprese e dei territori, guardando sempre un po’ più lontano, non gestendo solo l’oggi ma lavorando con pazienza e fiducia per contribuire alla costruzione del futuro, anche attraverso questi esempi virtuosi di collaborazione istituzionale, in cui le imprese stesse hanno trovato, e devono poter continuare a farlo, persone competenti e istituzioni che lavorano per il bene comune”.
Anche Paolo Orsatti, Amministratore Unico di Sipro S.p.A., interviene sulla positiva esperienza inter-istituzionale. “Ringrazio il Comune di Codigoro che ha creduto in SIPRO, con una ricetta vincente: le aziende sono in fermento e disponibili al consolidamento dei dipendenti, il Comune mette a disposizione le risorse e la volontà, Sipro progetta gli strumenti efficaci. Ogni giovedì mattina Anna Fregnan gestisce lo sportello per le imprese, un punto di contatto e di ascolto fondamentale, che continua a dare buoni frutti, come dimostrano i dati oggi presentati. Grazie all’analisi del tessuto produttivo locale, in coordinamento con tutti soggetti – conclude Orsatti – che operano sul territorio, insieme al Comune, continueremo ad essere a disposizione per la crescita del territorio”.
A chiudere il bilancio di un percorso che segna il passo a nuovi traguardi, è l’Assessore allo Sviluppo Economico Stefano Adami. “Il lavoro di squadra ripaga e lo dimostra l’impegno congiunto della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria, che hanno promosso e divulgato il bando, informando le imprese. L’amministrazione comunale ha avuto la giusta intuizione – interviene l’assessore allo sviluppo economico Stefano Adami – per lanciare un’iniziativa finalizzata all’occupabilità, che da subito ha colto il pieno interesse delle imprese. Ciò dimostra che l’imprenditore, se percepisce concretamente il sostegno degli enti pubblici, mostra coraggio ad investire nel capitale umano. In collaborazione con Sipro l’assessorato allo Sviluppo economico sta lavorando per rifinanziare l’iniziativa con nuovi fondi. Si tratta di un segnale importante per le imprese del territorio – conclude l’Assessore – che, ampliandosi, riqualificandosi, assumendo personale, dimostrano di essere al passo, sfidando la crisi. In controtendenza sull’andamento nazionale, questo bando mette in luce l’energia positiva delle imprese del nostro territorio, le quali, in linea con gli insediamenti presenti in Emilia Romagna, guardano con fiducia verso prospettive di espansione e di sviluppo.”
Si ringraziano per la loro partecipazione e per la loro testimonianza le aziende “Confezioni Dany” e “Armando Folli”.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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