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Da: Università degli Studi di Ferrara Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Si è concluso con un grande successo il v-WINter international meeting in Phlebology, Lymphology & Aesthetics (www.vwinfoundation.com/vwinter-meeting), sotto la presidenza di Sergio Gianesini, chirurgo dell’Università di Ferrara svoltosi nei giorni scorsi a Cortina. L’evento scientifico ha riunito per 3 giorni i massimi esperti della patologia venosa e linfatica, provenienti dai più importanti atenei di più di 40 paesi, per un totale di oltre 500 medici.

I lavori hanno portato ad una profonda analisi delle correnti linee guida e delle raccomandazioni mediche e verranno pubblicate sulla prestigiosa rivista Phlebology Journal.
Sede del congresso Cortina d’Ampezzo, non per una velleità turistica, quanto per una stretta collaborazione con l’organizzazione dei Campionati del Mondo di Sci, nell’ottica di una comunicazione sociale finalizzata all’educazione sanitaria pubblica, venosa e linfatica, ma anche ortopedica e nutrizionale.
Particolarmente apprezzata la presenza dell’Ortopedia UNIFE diretta dal prof. Leo Massari, in collaborazione con il prof. Osti: un punto di incontro tra la disciplina flebologica e per l’appunto ortopedica per la promozione della conoscenza relativa a temi quali il corretto utilizzo di calze elastiche preventive e terapeutiche. Tale punto di incontro ha poi trovato completamento grazie alla presenza del prof. Capitani, in qualità di vertice della Scuola di Fisioterapia dell’Ateneo.
La parte nutrizionale è stata sviluppata con altrettanto successo grazie alla collaborazione con la dr.ssa Annalisa Maghetti e la correlata Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica ADI.
Molto interesse ha suscitato poi la nuova progettualità interdisciplinare in cui Gianesini ha riunito fisici russi e ferraresi, questi ultimi nelle figure del prof. Gambaccini, prof. Taibi e dr. Gadda, in un incontro scientifico sulle leggi che governano il ritorno venoso a cui ha partecipato il Prof. Paolo Zamboni del unità UNIFE di Chirurgia Traslazionale.
Infine, una intera sessione è stata dedicata alla terza missione universitaria e alla possibile collaborazione fra istituzioni sportive ed accademiche nella promozione del benessere sociale. Di rilievo in tal senso la collaborazione con i Campionati del Mondo di Sci e con la Ryder Cup 2022. Una attenzione verso il mondo sportivo peraltro delineata già dal 2015, quando la stessa UNIFE, presso il CUS di Ferrara, diede vita, sotto l’organizzazione sempre di Gianesini, al primo evento di educazione sanitaria pubblica denominato “Golf è Salute”.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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