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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

La prevenzione innanzitutto: lo screening gratuito della vista messo in campo da Federottica in sinergia con la Clinica Oculistica dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara e con il concreto supporto di Ascom ha fatto centro: nella città estense sono stati circa una settantina i cittadini che si sono sottoposti ai test (una durata media a persona intorno ai dieci minuti) messi a disposizione dall’iniziativa. Un ottimo risultato per i controlli svolti a partire dalle ore 10 e fino oltre le 18 presso la sala conferenze del Leon d’Oro in piazza Cattedrale lo scorso sabato 22 febbraio: il più anziano aveva 87 anni, il più giovane 6. Di questi molti portavano già occhiali correttivi (47 su 71, pari al 66%). Undici soggetti sono risultati positivi al test di Amsler (il 15%), esame indicatore delle retinopatie.
Per quanto riguarda gli occhiali premontati 6 li avevano acquistati dall’ottico, 6 in farmacia, un paio nella GDO. Non tutti i 21 presbiti sottoposti ai test indossavano però occhiali correttivi, quindi tutto sommato emerge una discreta consapevolezza relativa al canale distributivo. A quasi l’80% (55 su 71) delle persone che si sono sottoposte ai controlli è stata consigliata una visita oculistica di approfondimento.

“Siamo soddisfatti di aver dato il nostro sostegno a questa iniziativa di profondo valore sociale e preventivo – commenta il presidente provinciale di Ascom Ferrara Giulio Felloni – e si inserisce nel quadro più generale di nostri riusciti appuntamenti di questi ultime settimane dedicati a vivere appieno la città con eventi di qualità e richiamo che hanno particolare attenzione alle famiglie. In questo caso specifico ci siamo mossi su un tema importante come la salute, cogliendo l’occasione per dare giusta evidenza al centro storico e valorizzando la professionalità dei nostri ottici associati. Voglio ringraziare Federottica provinciale – sistema Confcommercio – ed i medici oculisti del Sant’Anna che hanno saputo collaborare al meglio e con competenza per la riuscita della tappa ferrarese de i Mesi della Vista”. Ovviamente contento il presidente di Federottica Ferrara Roberto Ardizzoni: “Il team congiunto formato da medici oculisti ed ottici ha lavorato davvero bene. Abbiamo riscontrato grande sensibilità ed attenzione nei cittadini sui temi della salute e la popolazione ci ha ringraziato per il servizio offerto gratuitamente. Il nostro impegno e sforzo sarà per il futuro di ampliare la durata di questa manifestazione tutta legata all’ informazione e prevenzione”.
Il progetto – che da ottobre 2013 a marzo 2014 ha toccato e toccherà in tutto dieci città italiane – rientra in un più piano di azione volto a promuovere la cultura della prevenzione che Commissione Difesa Vista, attualmente composta da ANDOM (Associazione Nazionale Distribuzione Ottica Moderna), Assogruppi Ottica, Federgruppi Ottica, Federottica, ANFAO-Mido, SOI (Società Oftalmologica Italiana) e Vision + Onlus, porta avanti da anni. Occorre contrastare le cifre allarmanti che emergono dalle ultime ricerche: in Italia il 20% non si preoccupa della propria salute oculare e la mancanza di prevenzione risulta più marcata nella fascia di età tra i 18 e 45 anni, inoltre ben il 70% dei genitori non ritiene necessaria una visita oculistica per i propri figli.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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