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Da: Ufficio Stampa Gruppo HERA

Il Gruppo Hera ha pubblicato la decima edizione del report di sostenibilità che rendiconta l’impegno della multiutility nella gestione dei rifiuti e per lo sviluppo dell’economia circolare. Importanti le performance realizzate nell’area di Ferrara, dove nel 2018 la raccolta differenziata è cresciuta e il materiale portato a effettivo recupero ha superato il 90%. Un’economia verde che solo nel ferrarese, ogni anno, muove quasi 4 miliardi di euro di fatturato e impiega più di 9.000 lavoratori.

L’ambiente chiama e il territorio ferrarese, con il contributo del Gruppo Hera, risponde. Cresce, infatti, la raccolta differenziata, passata dal 63% del 2017 a oltre l’86% nel 2018, con una raccolta pro capite di oltre 580 kg per abitante e un effettivo recupero che supera il 90%. La multiutility conferma così il proprio ruolo d’eccellenza in un’economia virtuosa che ogni anno muove 12 miliardi di euro di fatturato, di cui quasi 4 solo nel ferrarese, le cui attività collegate alla prima destinazione e al recupero dei rifiuti danno lavoro, attraverso 35 impianti e 33 aziende di recupero, a più di 9.000 persone.

Il Gruppo Hera avanza negli obiettivi fissati dall’Unione Europea
Le ottime performance ambientali della multiutility, del resto, trovano conferma su tutto il territorio servito, dove il tasso di riciclo sale complessivamente al 53% (+5 punti percentuali rispetto al 2017): così il territorio servito dal Gruppo Hera sfiora l’obiettivo del 55% fissato dall’UE al 2025. Sempre in tema target europei, inoltre, la multiutility – registrando un tasso del 72% – ha superato in largo anticipo l’obiettivo del 70% nel riciclo degli imballaggi richiesto entro il 2030. Entrambi i valori sono stati calcolati tracciando e seguendo i rifiuti da raccolta differenziata trattati in 60 impianti di prima destinazione e in 149 impianti di riciclo.
Questo è quanto emerge dalla decima edizione di Sulle tracce dei rifiuti, report di sostenibilità del Gruppo Hera dedicato all’economia circolare che traccia la destinazione dei rifiuti raccolti, presentato in questi giorni a Ecomondo, fiera di riferimento a livello internazionale per l’innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare a Rimini. Il report rileva che nei territori serviti dalla multiutility la raccolta differenziata effettivamente recuperata nel 2018 è stata pari al 92%.
Sfogliando Sulle tracce dei rifiuti, inoltre, si può entrare nel dettaglio dei diversi materiali: si va dal vetro, con una raccolta pro capite di 37 kg e un riciclo che raggiunge il 96%, alla carta, con 65 kg raccolti per abitante e una quota di materia effettivamente recuperata che tocca il 92%, passando per tanti altri materiali fra cui la plastica, con 31 kg raccolti per abitante e il 72% di materia portato a recupero. Il report – che offre ulteriori approfondimenti dedicati a verde, organico, metallo, legno e ferro oltre che a oli vegetali, RAEE e, per la prima volta, ai tessili – propone un’ampia panoramica sul legame fra la qualità della raccolta differenziata effettuata dai cittadini e i benefici prodotti, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, con un risparmio annuo che nel 2018 è stato stimato in circa 32 euro a famiglia, pari al 13% della bolletta.

Il primo report annuale New Plastics Economy Global Commitment
Hera è l’unica multiutility italiana ad avere sottoscritto il New Plastics Economy Global Commitment, il programma internazionale della Fondazione Ellen MacArthur che invita aziende e governi a ridurre l’inquinamento da plastica attraverso politiche di innovazione e di economia circolare firmato lo scorso ottobre da oltre 400 aziende, che rappresentano da sole il 20% dei produttori mondiali di imballaggi plastici. In particolare, emerge come il Gruppo Hera, solo nel 2018, abbia aumentato del 10% la produzione di plastica proveniente dalla raccolta differenziata (obiettivo +30% al 2025) e del 7% la materia prima seconda prodotta (obiettivo +68% al 2025). Per questa sfida il Gruppo ha deciso di puntare soprattutto sull’eccellenza di Aliplast, controllata di Herambiente, prima impresa in Italia a integrare completamente l’intero ciclo di vita della plastica. Per raggiungere questi target, tuttavia, è necessaria la collaborazione dei cittadini, nell’ambito di una logica orientata a incentivare riuso e riciclo, allungando così quanto più possibile la vita media dei prodotti e dei materiali plastici e affinché questi non divengano mai rifiuto.

La pubblicazione della nuova edizione di Sulle tracce dei rifiuti segue quella degli altri quattro report di sostenibilità dedicati a specifiche aree di intervento della multiutility, fra questi: Valore all’energia, che rendiconta tutti i progetti in materia di efficienza energetica e contrasto alle emissioni di CO2, e In buone acque, che fornisce garanzie sulla qualità dell’acqua distribuita nel territorio servito dal Gruppo Hera e racconta l’impegno dell’azienda per rendere le infrastrutture idriche resilienti, ridurre i consumi e gli investimenti nel servizio idrico integrato.
Tutti i report di sostenibilità, compresi i Mille volti del servizio e Costruire insieme il futuro, sono disponibili agli sportelli clienti presenti capillarmente sul territorio e scaricabili online all’indirizzo: www.gruppohera.it/report

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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