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da: ufficio stampa Mortadellabò Omnia Relation

Madrina d’eccezione la modella Elisa d’Ospina. Ai “twitteri” in omaggio una fornitura di Mortadella Bologna Igp

L’evento twitter più atteso dell’anno ha decretato i twitteri migliori del 2014! I TAwards 2014 (www.tawards.it) sono stati assegnati sabato 11 ottobre a Bologna, nell’ambito della seconda edizione di MortadellaBò (www.mortadellabo.it), la rassegna dedicata alla Mortadella Bologna IGP.
In tanti hanno partecipato, dal vivo e sul web, agli Oscar italiani del mondo a 140 caratteri, organizzati quest’anno in collaborazione con l’Agenzia Sedicieventi e in partnership con MortadellaBò. Fra i vincitori figurano @rubio_chef, per la categoria Food, @lorenzojova, per la categoria musica, e @pechinoexpress per il miglior programma televisivo da commentare su Twitter. @Iddio, che quest’anno si è aggiudicato il premio come miglior account Fake, si conferma fra gli utenti twitter più amati.
Testimonial dell’evento e madrina d’eccezione ELISA D’OSPINA, una delle Top-Model più famose e richieste a livello internazionale nel settore del conformato. Vicentina, classe 1983, ha cominciato la sua carriera nel 2007 con le prime sfilate e passerelle: un passione da sempre fatta combaciare con l’impegno nella lotta contro i disturbi del comportamento alimentare, che nel 2009 le è valsa la nomina da parte del Ministero della Salute a testimonial per “La tre giorni della salute”. Attualmente partecipa regolarmente come opinionista a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali.
A ciascun vincitore è stato consegnato un goloso premio: una fornitura da 3 kg di Mortadella Bologna IGP offerta dal Consorzio Mortadella Bologna, main sponsor dell’evento, e una bottiglia omaggiata dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
Di seguito la lista integrale dei vincitori:
1. TAward Twittero italiano categoria VIAGGI: @TURISTIPERCASO
2. Taward Twittero Italiano categoria MUSICA: @LORENZOJOVA
3. Taward Miglior Azienda su Twitter: @NUTELLA_ITALIA
4. Taward Twittero Italiano categoria FASHION: @STELLASTRALA
5. Taward Twittero Italiano categoria SPORT: @IVANZAZZARONI
6. Taward Miglior Programma Televisivo da Commentare su Twitter: @PECHINOEXPRESS
7. Taward Twittero caegoria FOOD: @RUBIO_CHEF
8. Taward Twittero categoria INFORMAZIONE: @ILPOST
9. Taward Miglior Account Collettivo su Twitter: @DIECIMILAME
10. Taward Miglior Account Fake/Parodia su Twitter: @IDDIO
11. Taward Twittero Rivelazione 2014: @CHINONMUORE1
12. Taward Twittero più Simpatico: @VUJABOSKOV
13. Taward Miglior VIP su Twitter: @STANZASELVAGGIA
14. Taward Miglior UOMO su Twitter: @IL_BRILLANTE
15. Taward Miglior DONNA su Twitter: @ZIACOCA

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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