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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Il primo giorno di scuola rappresenta un momento importante nella vita di tutti gli alunni – ha detto ieri mattina il Sindaco Marco Fabbri, portando il saluto dell’Amministrazione Comunale in tutte le scuole del territorio -, perché inizia un viaggio magico, che vi porterà lontano. Grazie ai dirigenti scolastici e ai vostri insegnanti questo viaggio vi permetterà di fare nuove amicizie, di imparare tante cose nuove, di diventare un giorno medici, carabinieri, astronauti e perché no, tra voi ci sarà anche il futuro sindaco! Verrò a trovarvi spesso, insieme all’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli. Buono studio e buon anno scolastico a tutti.” La visita del Sindaco, accompagnato dall’Assessore Carli, nelle scuole è cominciata nella scuola primaria di Comacchio, dove la dirigente scolastica reggente Roberta Monti, prima della cerimonia di apertura, ha presentato i suoi collaboratori, chiedendo ai “remigini”, gli alunni delle prime quattro classi, un sorriso per la foto-ricordo. Tra i tanti progetti che l’Amministrazione Comunale intende avviare in collaborazione con i due istituti comprensivi del territorio, spicca la novità assoluta del Consiglio Comunale dei ragazzi, che ha ottenuto il pieno appoggio anche dalla nuova dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi, Prof.ssa Ines Cavicchioli. Entrambe le dirigenti scolastiche, al pari del Sindaco e dell’Assessore Alice Carli, hanno assicurato massima disponibilità e presenza, con il preciso intento di arricchire il bagaglio educativo e umano degli alunni attraverso progetti formativi di livello, condivisi con l’Amministrazione Comunale. A questo proposito l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli ha aggiunto che “anche quest’anno si parte alla grande. Da mesi sto incontrando gli insegnanti per realizzare tante belle iniziative. Si comincia nel prossimo fine settimana – ha sottolineato l’assessore – con due giorni fitti di rievocazioni storiche. Il museo del carico della nave romana vi attende tutti, perché lì potrete accompagnare i viaggiatori in visite guidate gratuite, ma potrete realizzare anche tuniche su misura e partecipare per gioco ai combattimenti con i soldati della Legio I, che vi presteranno piccoli scudi e lance per l’occasione.” Un altro dirigente scolastico reggente ha ricevuto ieri mattina il saluto di benvenuto del Sindaco Marco Fabbri: si è insediato in questi giorni presso l’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, Massimiliano Urbinati, titolare dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Ferrara. Durante l’incontro con gli alunni il Sindaco Marco Fabbri ha ricordato che “crediamo in questa scuola e in voi. Siamo quelli che vi portano in giro per il mondo – ha aggiunto il primo cittadino – per promuovere insieme al territorio anche questa scuola d’eccellenza. Lo scorso anno siamo stati alla fiera internazionale di Stoccarda e al salone internazionale del vino Vinitaly di Verona. Con questo giovane preside che ha tanta voglia di fare, possiamo raggiungere tanti nuovi, importanti traguardi. C’è bisogno di voi.” La prima trasferta che attende gli studenti del “Remo Brindisi” insieme al Prof. Urbinati e al Sindaco Fabbri è quella a Borgo Lanciano ancora una volta per presentare il territorio nella ottava edizione della Fiera delle Marche e per rilanciare l’istituto, con il pieno appoggio dell’Amministrazione Comunale.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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