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10 Giugno 2020

Tavolo del Turismo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzatori

Si è svolto oggi (mercoledì 10 giugno), in videoconferenza, il Tavolo del Turismo. Vi hanno preso parte gli assessori al marketing turistico Riccardo Pattuelli e Robert Bellotti responsabile delle attività produttive, il dirigente al turismo Roberto Cantagalli e il Comandante della Polizia Locale Paolo Claps. Collegati all’incontro in video i rappresentanti delle associazioni Ascom, CNA, Confartigianato, Asb Balneari, referenti dei Consorzi dei Lidi, Confesercenti, Cesb, Legacoop e Confindustria.

Fra protocolli di sicurezza, limitazioni e attese, l’incontro ha permesso realizzare un proficuo confronto di idee e di prospettive fra l’Amministrazione Comunale e imprenditori turistici.

Mercatini serali sui Lidi – Congiunta la volontà di riattivare i mercatini, prevedendo aree più espanse a loro dedicate che consentano una maggiore circolazione delle persone e garantire sicurezza e applicazione dei protocolli previsti. Quindi, un’operazione analoga a quella che l’Amministrazione ha già attuato per i mercati settimanali. I tempi di avvio saranno dunque correlati agli aspetti procedurali previsti dalla normativa vigente e poi, via agli appuntamenti serali con i mercatini sui lidi.

Zone a Traffico Limitato – Confermate quelle già previste su tutti i Lidi nei luoghi e negli orari. Le associazioni, a fronte delle opportunità offerte per l’ampliamento dello spazio, anche su aree pubbliche, delle attività, così come previsto dalle attuali normative, auspicano la creazione di aree – isole pedonali, nuovi tratti stradali dedicati appunto a riconnettere le attività allo spazio esterno per fornire ai clienti nuove e diverse situazioni di fruizione.

Pubblico spettacolo – Il recente Decreto regionale del 6 giugno scorso ha indicato le modalità previsti per i pubblici spettacoli. Alla luce di questo l’Amministrazione e le associazioni hanno ribadito la necessità di garantire lo svolgimento degli appuntamenti di intrattenimento pur con le norme indicate in questo periodo di ripresa. Un pubblico spettacolo sarà ancora limitato e gli assembramenti andranno evitati tuttavia, anche lo snellimento delle procedure autorizzatorie permetterebbe una più agile gestione dell’offerta ai turisti. Ed è questa richiesta di snellimento dei tempi e delle procedure che sarà presentata alla Regione emiliano romagnola.

Discoteche e movida – Sono attese in questi giorni le prescrizioni regionali per queste attività pur nel quadro normativo emanato dal Governo.

L’assessore Pattueli chiosa “La sicurezza dei nostri ospiti è sacrosanta ma ciò non ci impedirà di garantire il necessario supporto alle imprese affinchè la nostra costa possa offrire ai suoi ospiti occasioni di svago per rendere la vacanza davvero speciale, come lo è questo momento” mentre l’assessore Bellotti precisa “Come in queste settimane è già avvenuto seguiamo in tempo reale l’evolversi della normativa di riferimento per cogliere ogni opportunità che provenga dagli enti sovraordinati al fine di adeguare gli strumenti comunali alle nuove disposizioni in tempi rapidi. Contiamo molto anche sul lavoro del consigliere regionale Fabbri che ci permette di portare le istanze del territorio in Regione in modo diretto e incisivo”.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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