Skip to main content

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si è parlato di ZTL al Tavolo del Turismo convocato questa mattina presso la sede Comunale alla presenza del Sindaco di Comacchio Marco Fabbri, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani, delle associazioni di categoria e del Comandante della Polizia Municipale Paolo Claps. Proprio quest’ultimo ha spiegato ai presenti quali saranno le fasi e le prerogative del Nuovo Regolamento per la Zona a Traffico Limitato del centro storico di Comacchio, che entrerà in vigore il prossimo 1 aprile, a seguito dell’approvazione ottenuta in Consiglio comunale già lo scorso 19 ottobre.
Le principali novità riguarderanno l’utilizzo dei varchi elettronici con telecamere, ma anche il divieto di sosta prolungata lungo tutto il perimetro a traffico limitato se non muniti di relativo permesso e, comunque, per un periodo limitato. “Le autorizzazioni finora rilasciate – ha precisato, inoltre, il Comandante – prevedono un periodo di validità illimitato, cosa che il diritto amministrativo purtroppo non consente assolutamente. Ecco perché, dall’entrata in vigore della nuova regolamentazione, sarà necessario richiedere una nuovo permesso di accesso al Comando di Polizia Municipale, che verrà rilasciato gratuitamente agli attuali possessori”.
Per poter garantire una comunicazione il più capillare possibile verso i residenti e coloro che possiedono un attività commerciale in centro storico, l’Amministrazione Comunale ha già messo in moto la macchina organizzativa. “A breve invieremo a residenti e commercianti un dépliant informativo corredato da una lettera esplicativa – ha spiegato, infatti, il Sindaco Marco Fabbri – l’idea è quella di fornire una serie di linee guida sul nuovo regolamento in un formato che sia possibile tenere sempre a portata di mano. Ovviamente, oltre a ciò, utilizzeremo tutti gli altri mezzi di comunicazione a nostra disposizione, come il sito web istituzionale e le pagine social. Inoltre, il primo mese di entrata in vigore della ZTL prevede una fase di pre-esercizio nella quale gli agenti della Polizia Municipale presidieranno i varchi e informeranno anche sul campo gli utenti della strada”.
Dopo aver affrontato il tema centro storico, i partecipanti all’incontro hanno spostato l’attenzione anche sulle zone a traffico limitato dei Lidi comacchiesi. Si è partiti dal Lido degli Estensi, oggetto negli scorsi mesi di una sorta di sperimentazione che ha previsto la sospensione della ZTL nei mesi invernali. Le proposte avanzate riguardano la possibilità di definire un orario in Viale Carducci che vada dalle 15 alle 2 del mattino nel periodo estivo, cioè dal primo giugno al 15 settembre, e dalle 15 alle 20 nel periodo che va da settembre a maggio. Al di fuori delle cosiddette “porte”, in Viale Leopardi, sempre dal primo giugno, l’orario ipotizzato è dalle 20 alle 2 del mattino.
Per quanto riguarda, invece, gli altri lidi di Scacchi, Pomposa e Nazioni dal tavolo emerge l’esigenza di provare ad uniformare un avvio della ZTL il più uniforme possibile, partendo tutti il primo giugno e terminando il 15 settembre e prevedendo una fascia oraria che vada dalle 20 alle 24.
“Ovviamente – spiega il Sindaco Fabbri – l’Amministrazione Comunale è aperta a tutte le soluzioni che possano favorire le attività sui Lidi. Ecco perché mi aspetto che tutte le proposte avanzate questa mattina vengano ridiscusse dalle associazioni di categoria con i propri associati in modo che già prima di Pasqua (quando verrà convocato un nuovo tavolo del turismo sul tema, ndr) si possa arrivare ad una definizione condivisa e risolutiva”.

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it