Skip to main content

Da: Ferrara Off

Nel bilancio di fine anno oltre 70 eventi, la sfida del 2017: attivare la nuova sala per corsi e prove

Settanta eventi e quasi duemila spettatori, undici corsi di formazione e più di mille associati: il teatro Ferrara Off festeggia l’arrivo del nuovo anno con la soddisfazione di aver chiuso il 2016 in bellezza, sommando ai traguardi raggiunti grazie alla programmazione teatrale il successo ottenuto dalle tante rassegne organizzate in città e dall’ultima grande impresa che ha coinvolto ferraresi e turisti, la Maratona Orlando dedicata al più celebre poema di Ludovico Ariosto.

«Abbiamo inaugurato lo spazio di viale Alfonso I d’Este solo tre anni fa – raccontano gli attori Marco Sgarbi e Roberta Pazi, tra i fondatori di Ferrara Off – e siamo contenti che, in così poco tempo, la città abbia imparato a conoscere e ad apprezzare le nostre proposte. Non è sempre facile catturare l’attenzione delle persone e nemmeno conquistare la loro fiducia, ma la strada che abbiamo intrapreso ci sembra quella giusta, considerati i risultati ottenuti in termini di partecipazione. Il successo della maratona di lettura organizzata a Palazzo Diamanti assieme alla Fondazione Ferrara Arte rappresenta tantissimo: testimonia la vivacità di una città che ha voglia di farsi coinvolgere, impegnata a valorizzare la propria tradizione eppure pronta a lanciarsi in nuove avventure».

I numeri sono da record: la lettura integrale e senza interruzioni del poema, che si è svolta presso la Pinacoteca Nazionale tra venerdì 2 e sabato 3 dicembre, è durata 36 ore e ha coinvolto mille lettori, con 1400 spettatori e 70mila persone raggiunte tramite social network, connesse alla diretta streaming. Inoltre durante l’evento le sale al piano terra di Palazzo Diamanti – dove fino al 29 gennaio è possibile ammirare la mostra “Orlando – 500 anni” – hanno accolto 1.185 visitatori.

«Cerchiamo di diversificare la programmazione per arrivare a un pubblico il più possibile eterogeneo – prosegue il regista Giulio Costa -. Per questo comprendiamo spettacoli di generi diversi, dalla prosa alla danza contemporanea, dal teatro ragazzi all’approfondimento artistico, e sempre per questo cerchiamo spesso di portare Ferrara Off fuori dallo spazio teatrale, organizzando manifestazioni in sinergia con le associazioni e le realtà attive localmente. Già durante l’estate, con i venticinque appuntamenti della Biblioteca itinerante di letteratura, avevamo sperimentato la formula della lettura ad alta voce, allestita in contesti diversi, dagli orti di Terraviva al chiostro di Santo Spirito, al tranquillo giardino della Casa dell’Ariosto. L’esito della maratona è stato l’apice di un percorso». La sfida per il 2017 sarà quella di rendere operativa la nuova sala allestita all’interno del teatro, che servirà ad accogliere prove, corsi, mostre ed eventi speciali.

La stagione 2017 comincerà sabato 21 gennaio alle 21 con “Dux in scatola”, monologo di Daniele Timpano dedicato alle avventure post mortem del cadavere di Benito Mussolini. Lo spettacolo sarà ad ingresso gratuito per i possessori della gift card Regalo Off, dal valore di 50 euro, che comprende – oltre a “Dux in scatola” – un carnet di cinque spettacoli a scelta, la tessera associativa e la shopper dell’associazione. Nuovi workshop e corsi di danza contemporanea verranno attivati tra gennaio e febbraio: il primo a cominciare sarà “Signum”, condotto dalla danzatrice Elisa Mucchi, rivolto alle persone mature interessate ad esprimersi e migliorare la consapevolezza del proprio corpo attraverso il movimento.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it