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Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo

“L’ARTUSI Bollito D’amore”
Sabato 2 febbraio ore 21.00

di Roberto Pozzi
con Vito e Maria Pia Timo
regia Alessandro Benvenuti

scenografia Tiziano Fario
costumi Fabio Cicolani
musiche Vanni Cassoli
luci Eva Bruno
assistente alla regia Chiara Grazzini
assistenti ai costumi Silvia Cerpolini, Gabriella Stangolini
direttore di scena Federico Lepri – fonico Luca Fusconi
scenotecnica La Tecnica – foto di scena e grafica Giovanni Bortolani

una produzione CRONOPIOS
con il patrocinio di CASA ARTUSI
e la collaborazione del TEATRO IL CELEBRAZIONI
TRAMA
Siamo a Firenze sul finire dell’ottocento, nella grande cucina di un Romagnolo illustre, in cui odori di soffritto, inchiostro e lumi ad olio impregnano l’aria. Aneddoti, segreti, ingredienti, dosi e ricette sono racchiuse in un quaderno destinato a diventare uno dei libri più venduti al mondo, Bibbia di ogni mamma italiana,
“LA SCIENZA IN CUCINA E L’ARTE DI MANGIAR BENE”.
Ma l'”Artusi”, come lo si chiama in famiglia, chi l’ha  scritto? Lui, Pellegrino, o la sua governante Marietta? Chi era il cuoco? Artusi, Marietta o il marito di lei? Chi mangiava meglio e di più? La Marietta, l’Artusi o i suoi gatti? Tra ricostruzione storica e fantasia, amori e gelosie, una commedia esilarante sulla nascita del libro che ha unito il gusto, la lingua e gli animi di una nazione intera. Due grandi attori comici apparecchiano una tavola ricca di personaggi, risate, colpi di scena, piatti e portate da leccarsi i baffi.

STEFANO BICOCCHI (IN ARTE VITO)

Stefano Bicocchi in arte Vito si forma alla scuola di Teatro Bologna di Alessandra Galante Garrone; i suoi compagni sono Patrizio Roversi e Siusy Blady; con loro ed i gemelli Ruggeri parteciperà, col personaggio Vito che era tutta mimica e senza parola, alla formazione del Gran Pavese varietà, spettacolo cult degli anni ottanta che si teneva al circolo pavese di via del Pratello di Bologna. Stesso gruppo che approda in televisione dove segna la strada ai varietà comici degli anni ottanta con Gran Paese varietà voluto da Gianni Minoli e soprattutto Lupo solitario, Matrioska e Araba fenice con Antonio Ricci e Mediaset che hanno segnato il percorso della comicità televisiva degli anni a venire. È tornato alla tv con un personaggio che gli appartiene in Bulldozer su Rai Due con Enrico Bertolino e Federica Panicucci ed è stato premiato con il Premio della satira politica 2008 di Forte dei Marmi per la trasmissione tv Tintoria di Raitre a cui partecipa col personaggio Stella Rossa.

Ha dato vita ad un progetto con Raisat Gambero Rosso Channel alla passione di sempre della cucina con Invito a cena e dal 2013 conduce insieme ai suoi genitori il programma di cucina “Vito con i suoi” per il canale satellitare Sky Gamberorosso.
Nel 2016 Gambero Rosso propone un edizione speciale del programma creando un incontro con l’altro celebre talent della rete e così nasce “Giorgione e Vito con i suoi”.

Nel 2011 con Pendragon pubblica il libro di cucina “È pronto in tavola. Le mie ricette e quelle di famiglia”.
Nel 2016 con Gambero Rosso pubblica il libro di cucina “Vito con i suoi. Dalla serie tv di Gambero Rosso”

Attraversa il cinema proprio partendo da Fellini con La voce della luna e poi inizia un sodalizio con Alessandro Benvenuti col quale gira diversi film tra i quali Ivo il Tardivo per il quale viene candidato come miglior attore non protagonista al Ciak d’Oro. Entra anche nella poetica di Luciano Ligabue con un cameo in Radio freccia. Poi è coprotagonista nel film di Claudio Bisio Asini . Seguono negli anni avvenire: Le barzellette, regia di Enrico Vanzina, Carlo Vanzina (2004), I Vicerè, regia di Roberto Faenza (2007), Lezioni di cioccolato, regia di Claudio Cupellini (2007), Albakiara – Il film, regia di Stefano Salvati (2008), L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti (2009), Oggi sposi, regia di Luca Lucini (2009), Alice, regia di Oreste Crisostomi (2010), Bar Sport, regia di Massimo Martelli (2011), Lezioni di cioccolato 2, regia di Alessio Maria Federici (2011), Tutto tutto niente niente, regia di Giulio Manfredonia (2012)
Dal 2011 è il Prof . Broccoletti nella serie TV RAI Fuoriclasse.
Nel 2015 interpreta il personaggio Giacomino protagonista della puntata “Premio per l’eroe Giacomino” per la serie tv “L’Ispettore Coliandro” firmata dai fratelli Manetti, autore Carlo Lucarelli.
Nel 2016 interpreta Ivano in “Mi chiamo Renato” docufilm sulla storia dello stadio Dall’Ara di Bologna scritto da Emilio Marrese e Cristiano Governa con la regia di Paolo Muran.
Nel 2017 viene richiamato da i fratelli Manetti a reinterpretare il personaggio di Giacomino nella puntata “Partita Speciale” per la serie tv “L’Ispettore Coliandro”.

Vito da personaggio muto, passa negli anni novanta, con uno spettacolo fortunato dal titolo Se perdo te alla parola; questo debutto segna il percorso legato alla poetica della bassa con personaggi ispirati alla lunarietà, quelli descritti da Guareschi, Zavattini e Fellini; gli spettacoli, sempre in coppia con Francesco Freirye come autore e Daniele Sala come regista sono Don Chisciotte o la vera storia di Guerino e suo cugino con Enzo Iacchetti e Salone Meraviglia con Antonio Albanese e Tita Ruggeri. La poetica della bassa continua con lavori di grande impegno e notevole successo quali Bertoldo, primo testo rappresentato a teatro da Giulio Cesare Croce e Don Camillo di Guareschi con Ivano Marescotti che lo hanno portato nei maggiori teatri d’Italia con grande successo di pubblico e critica; a seguire è il protagonista nel grande progetto di rappresentare Miracolo a Milano di Zavattini per la regia di Lorenzo Salveti. Dopo il successo dello spettacolo, negli anni a seguire compresi tra il 2007 e 2014, con la “premiata ditta” Francesco Freyrie e Daniele Sala nascono i seguenti spettacolo di successo Il grande caldo, Piazzetta Bicocchi 57 , Stella Rossa, Teresa Tormiento, Arena Horror Comic Show, Vita e miracoli di un commesso viaggiatore, Se perdo te 2, I babbi degli sposi, Il malanno immaginario, Vampiri a Bologna.
A partire 2010, dall’incontro con l’Associazione Arte e Salute Onlus e il regista Nanni Garella prendono vita Al dutur di mat e Misêria e Nubiltè.
Nel 2014/2015 e nel 2015/2016 ha portato in Teatro Ogni martedì alle 18, spettacolo in cui è protagonista assieme a Claudia Penoni (Zelig).
Sempre del 2015 il debutto al Festival di Todi, nel ruolo di Alfredo con lo spettacolo Un coperto in più regia Gianfelice Imparato con Maurizio Micheli, Loredana Giordano e Alessia Fabiani commedia brillante e surreale scritta da Maurizio Costanzo nel 1972 e interpretata nel primo allestimento dai fratelli Giuffrè.
Nella stagione 2016/2017 è interpreterà il ruolo di Adamo nella nuova commedia con Claudia Penoni Adamo e Deva scritta da Francesco Freyrie e Andrea Zalone e diretto da Daniele Sala, prodotto da Tutto Acceso. Lo spettacolo è in tournée anche nella stagione 2017/2018.
In maggio 2017 partecipa ad un progetto speciale promosso dal Teatro Comunale di Bologna e che lo porta alla messa in scena de “La serva padrona” di Gian Battista Pergolesi nel ruolo di Vespone.
Nell’autunno 2017 viene allestito lo spettacolo “L’Artusi, bollito d’amore” che lo vede in scena con Maria Pia Timo e diretto da Alessandro Benvenuti; autore del testo Roberto Pozzi, produzione Cronopios Sas.

Negli anni, le grandi produzioni teatrali, sono affiancate da progetti speciali e indipendenti che portano in scena spettacoli quali: Bello Ciao, Segno Zodiacale Operaio, La Pianura delle Donne, Se Garibaldi scende da cavallo, Il lamento del porco, Toni Ligabue, Croce e Martello, Torno subito, Album di Famiglia, Il Bar al portico.

MARIA PIA TIMO

In tv l’avete potuta visionare a ZELIG nei panni di Sos Tata e al telefono nelle vesti della sua surreale vendicatrice telefonica. L’avete vista su Rai 2 stravaccata sui divanetti di QUELLI CHE IL CALCIO, con Simona Ventura prima, con Vittoria Cabello e ora con Nicola Savino. Prima ancora su Rai 2, accanto a Belen Rodriguez nel varietà STAMO TUTTI BENE. Oppure nelle due edizioni del fortunatissimo programma VESPA TERESA (Alice – can. 221 del digitale terreste), cinquanta puntate e passa di interviste e cucina in terra di Romagna e interazionali e alle conduzione di FRATELLI COLTELLI. Prima ancora su La 7, nel ruolo della femminista in QUORK, il divertente talk-show comico, con Rocco Barbaro, Rosalia Porcaro e Giovanni Cacioppo. E’ stata anche inviata di PIRATI, il magazine di Gregorio Paolini e Simonetta Martone su Rai 2. Ancora prima impazzava su Rai 3, nei panni della Badante dell’Est ospite fissa del cast di TINTORIA SHOW. Dapprima ancora l’avevate, probabilmente, vista sui cuscini delle fortunatissima trasmissione DUE SUL DIVANO (LA 7), mentre duettava con Enrico Brignani, Ugo Dighiero, Paolo Belli, Vito, Enzo Salvi, Sabina Nobile e Antonelli Fassari. Forse l’avevate vista nei panni della badante anche accanto a Pippo Baudo in SABATO ITALIANO (Rai 1), per la regia di Gino Landi. Oppure su SkyShow dove è stata ospite fissa del cast del TGSHOW, condotto da Fabio Canino, nelle caratterizzazioni dell’addetta stampa di Walter Veltroni, dentro gli abitini delle Sorelle Fontana indossati della giornalista inviata dal Parlamentato, o nei tanti altri personaggi interpretati. Di certo l’avete vista, strizzata dentro il camice succinto di Wanda la carrellista, in BULL DOZER (Rai 2) dove, con Dario Vergassola prima, ed Enrico Bertolino poi, assieme a Federica Panicucci, David Riondino, Caterina Guzzanti, Stefano Chiodaroli, Enrique Balbotin, Vito, e Max Tortora, ha spopolato per tre edizioni consecutive.
Sul grande schermo ha debuttato con Pupi Avati, nel cast de GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA, assieme a Neri Marcorè, Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio, e poi ha continuato con REGALO A SORPRESA, per la regia di Fabrizio Casini, con Massimo Ceccherini, e nel film di Carlo Vanzina TORNO INDIETRO E CAMBIO LA MIA VITA, di prossima uscita, a fianco a Raul Bova.
In radio ha divelto onde medie ed onde lunghe dalle prestigiose frequenze di OTTOVOLANTE (RadioDue), ed è stata ospite fissa della trasmissione UN GIORNO DA PECORA (RadioDue), condotta da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro nei panni della Divina Thelma, moglie del Mago Otelma; mentre in teatro, dopo i tanti ruoli brillanti e le incursioni in palchi, locali e predelle adibite al puro cabaret, fa la comica in compagnia (con i successi di «Stella Rossa», «Vita e miracoli di un commesso viaggiatore» e di «Se perdo te 2» al fianco di Vito, e nella scorsa stagione con Laura Freddi e Ketty Roselli in «Ricette d’amore» di e con Cinzia Berni, in tournée in mezz’Italia) o da sola, nei panni della carrellista romagnola, in «Ciao Patachini!», prima, in «Bionda Zabaione» con tutti i suoi tanti personaggi, poi e ora in «Doppio Brodo Show. Manuale di una donna imperfetta». Accanto a Pier Francesco Favino, è nel nuovo spot della Barilla, firmato Gabriele Salvatores.

BIGLIETTI DISPONIBILI

biglietteria del

TEATRO NUOVO DI FERRARA

aperta dal martedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

ON LINE

sul sito Vivaticket

PREZZO BIGLIETTI
POLTRONISSIMA intero € 30,00 ridotto € 27,00
PLATEA intero € 27,00 ridotto € 25,00
I GALLERIA intero € 25,00 ridotto € 22,50
II GALLERIA intero € 22,50 ridotto € 20,00

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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