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da: Ufficio stampa OGER

Il presidente Cesari: “Senza le competenze geologiche ci sono più vittime e danni”
Nemmeno un geologo invitato a parlare al convegno promosso dalla Regione

(Bologna, 28 maggio 2016) – Non si può parlare di prevenzione dal rischio sismico senza le adeguate competenze geologiche. Non è possibile prescindere dai geologi professionisti per mettere in sicurezza il nostro territorio contro terremoti e dissesto idrogeologico. E’ quanto sostiene l’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna (OGER) che interviene in occasione dell’anniversario della seconda scossa di terremoto che il 29 maggio 2012 ha devastato la pianura emiliana nelle province di Bologna, Modena e Ferrara.
“Dopo 4 anni possiamo dire che la fase di emergenza è stata ben gestita e la Regione è fortemente impegnata affinché l’opera di ricostruzione proceda rapidamente verso il suo necessario completamento – commenta Gabriele Cesari, presidente OGER -. Tuttavia, ritengo sia arrivato il momento di approfondire le reali motivazioni a causa delle quali quel terremoto ha colto di sorpresa un territorio così economicamente sviluppato. Purtroppo se i presupposti sono quelli visti ieri al convegno tenutosi in Regione a Bologna e dal titolo ‘Sisma 2012, un laboratorio per la prevenzione sismica’, al quale non è stato invitato a parlare nemmeno un geologo professionista, ho l’impressione che la lezione del terremoto non sia stata ancora pienamente compresa”.
Secondo il presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna, “occorre avere chiaro che i danni e le vittime di un terremoto sono maggiori quando manca una conoscenza diffusa degli aspetti geologici del territorio, come ha ricordato al convegno il nuovo presidente dell’Ingv prof. Carlo Doglioni. Non vi è dubbio sul fatto che nelle zone colpite dal sisma 4 anni fa non vi fosse la piena consapevolezza dei rischi che si correvano per le caratteristiche sismiche del territorio. Per questo – aggiunge Gabriele Cesari – c’è ancora molta strada da fare, sia con le amministrazioni pubbliche che con i cittadini. E in questo senso i geologi professionisti rappresentano una risorsa imprescindibile, anche per la stima e la considerazione di cui godono tra la gente”.
Sull’argomento interviene anche il geologo bolognese Gabriele Ponzoni, componente del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) ed eletto domenica scorsa a Lisbona come segretario della Federazione Europa dei Geologi (EFG). “Nel corso dei lavori che hanno preceduto questa mia recente nomina – dichiara Gabriele Ponzoni – sono emerse in modo chiaro le esigenze e le azioni necessarie per valorizzare la figura strategica del geologo, soprattutto in una società che deve conciliare le esigenze tecnologiche ed energetiche con quelle ambientali e di sicurezza. I Paesi più avanzati hanno capito che occorre focalizzare l’attenzione sulle risorse del sottosuolo e dei territori come l’acqua, l’energia e le materie prime. Puntare sui geologi professionisti significa favorire l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Per questo motivo le constatazioni riguardo all’assenza dei geologi professionisti al convegno di ieri a Bologna non sono una rivendicazione corporativistica bensì uno stimolo alla Regione Emilia-Romagna, con la quale OGER e CNG vantano un ottimo rapporto di collaborazione”.
Conclude il presidente OGER Gabriele Cesari:“La nomina del nostro iscritto Gabriele Ponzoni a segretario europeo è una bellissima notizia per i geologi emiliano-romagnoli, sempre più presenti a livello sia nazionale che internazionale. Mi complimento con Gabriele e con il Consiglio Nazionale che si è prodigato per questo risultato”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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