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Da: Organizzatori

Micol Osti presenterà il suo libro “I disertori. In bocca al lupo” martedì 17 dicembre, ore 10,10-12,10, Istituto L. Einaudi, Aula magna di via Savonarola n. 32, Ferrara.

Prosegue all’Istituto Luigi Einaudi il ciclo di incontri di “Apertamente: l’officina del sapere”. Il terzo appuntamento degli eventi 2019/20 si terrà martedì 17 dicembre dalle 10 alle 12 nell’Aula Magna di via Savonarola 32. Durante questo incontro, che sarà introdotto da Annamaria Quarzi(Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea), la giovanissima scrittrice ferrarese Micol V. Osti presenterà il suo libro “I disertori. In bocca al lupo”(Bookabook 2019), un romanzo che attraverso i temi della guerra e degli anni venti indaga l’animo umano.

Sullo sfondo della Grande Guerra si apre la storia dei due protagonisti , Peter e Atlas, che nella Francia del 1918 combattono giovanissimi su fronti opposti, quello tedesco e quello inglese. Quando si trovano faccia a faccia, costretti allo scontro, capiscono di essere vittime della stessa terribile arma, la guerra: obbligati ad affrontare lo stesso doloroso destino e costretti ad uccidere i propri simili senza nessuna concreta ragione.

I due ragazzi però condividono il sogno di tornare ad imbracciare i loro strumenti musicali invece dei fucili; decidono quindi di prendere coraggio e rischiare la vita diventando disertori. Per loro inizia un nuovo percorso che li porterà dalla Grande Guerra alla Grande Mela, nella New York dei ruggenti anni Venti come acclamato duo di musicisti nel locale del più potente boss italoamericano della città.
Ma non tutto è come sembra. Quello che in un primo momento appare come un porto sicuro può nascondere l’ennesima delusione che mette a rischio la loro fiducia reciproca costringendoli di nuovo a decidere da che parte stare.

“I disertori” è il romanzo di esordio di questa giovane scrittrice di origini italodanesi, nata a Ferrara nel 1999, che dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico della nostra città, si è iscritta al corso di Laurea in Lingue e Letterature Moderne, che attualmente frequenta. Micol Osti ha sperimentato inoltre il disegno e il cinema vincendo, con un cortometraggio, il premio internazionale Jugendpreis 2016.

Il romanzo “I disertori” è stato pubblicato grazie ad una campagna di crowfunding che ha trasformato il sogno di questa giovane studentessa in realtà
Le vicende narrate in questo libro cattureranno certamente l’attenzione degli allievi dell’Istituto Einaudi, i quali avranno l’opportunità di approfondire tematiche legate al loro percorso scolastico.
Come tutti gli incontri di Apertamente anche questo è aperto alla cittadinanza.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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