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Da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Il 21 gennaio a Ferrara, presso la Sala Convegni di Confagricoltura Ferrara in via Bologna 637/b, dalle 10.00 alle 12.00 si terrà il primo degli appuntamenti con “I lunedì dell’agricoltura 2020”. Confagricoltura Ferrara da cinque anni organizza seminari di approfondimento che si rifanno alla tradizione di Confagricoltura degli anni ‘70/’80, e ancor prima alle “Cattedre ambulanti”, nate ai primi del ‘900 per dare stimolo all’agricoltura e supporto tecnico agli agricoltori. Il primo degli appuntamenti in programma, dal titolo “I Batteri Probiotici in Agricoltura – La nuova frontiera per affiancare e ridurre i fertilizzanti chimici di sintesi” si terrà eccezionalmente di martedì per l’opportunità di ospitare in Confagricoltura Ferrara due relatori d’eccezione, fra i massimi esperti di batteri in agricoltura. Giungeranno direttamente dalla Spagna infatti la professoressa Paula Garcia, docente e ricercatrice dell’Universitaria di Salamanca e il Dottor Emilio Marin, Amministratore della Società Ceres Biotics di Madrid. A moderare l’incontro il dottor Adriano Facchini, Manager Agroalimentare e Vice-Presidente della Sezione Ambiente di Confagricoltura Ferrara. Laura Garcia è microbiologa, insegna e svolge la sua attività di ricerca presso l’Università di Salamanca e, per la Comunità Europea, collabora con altre Università internazionali sull’uso dei batteri in agricoltura. Salamanca è sede dell’Università più antica di Spagna, la sua fondazione risale al 1218, e una delle più antiche in Europa insieme a quelle di Bologna, Parigi, Oxford, Cambridge, Arezzo, Padova e Napoli, oltre ad essere nota per la qualità indiscussa delle sue lauree. Il dottor Emilio Marin di Madrid è titolare della Società Ceres Biotics, specializzata in batteri di interesse agricolo e in quelli di interesse ecologico generale (ad esempio la digestione delle plastiche). Emilio Marin, partendo dalle grandi sfide necessarie all’agricoltura del futuro, presenterà il lavoro e gli studi di Ceres Biotics verso pratiche agricole più sostenibili al fine di ridurre l’impatto ambientale, la costante perdita di biodiversità e la salute dei suoli agricoli. La soluzione Ceres Biotics prevede la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di biofertilizzanti e biostimolanti da probiotici endofìti. Questi microrganismi fanno parte del microbioma delle piante, sono installati all’interno delle colture e forniscono benefici diretti alla pianta o da un aumento dell’assimilazione dei nutrienti, in particolare dell’azoto, o dall’azione del biostimolante. Gianluca Vertuani, Presidente di Confagricoltura Ferrara, sottolinea come i “Lunedì dell’agricoltura” intendano offrire agli associati un’opportunità di conoscenza e approfondimento offrendo strumenti e conoscenze tecniche e operative di colture innovative, grazie agli interventi di esperti nazionali e internazionali e alle testimonianze di agricoltori che hanno sperimentato in campo le nuove tecniche colturali

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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