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da: ufficio stampa Tper

Tper intensifica i controlli a bordo dei bus contro l’evasione tariffaria.
Di pari passo si ampliano le possibilità di reperimento di titoli di viaggio le opportunità di sottoscrizione di abbonamenti.
Prosegue il progetto GIM per la gestione della flotta di bus in tempo reale.

Un’azione di contrasto all’evasione tariffaria sempre più decisa da parte di Tper, ma non solo.
A Ferrara e provincia aumentano anche i punti vendita di titoli di viaggio e le possibilità d’acquisto e di rinnovo degli abbonamenti.

I dati di chiusura dell’attività di verifica dell’anno 2013 evidenziano un aumento dei controlli a bordo, reso possibile dal potenziamento dell’organico di controlleria – che oggi a Ferrara vede impiegati in maniera fissa 10 addetti – oltre che da campagne periodiche di rafforzamento dei controlli effettuate con l’ausilio di personale esterno appositamente qualificato e formato.
Nel 2013 sono state 10.653 le sanzioni elevate per mancanza di titolo di viaggio valido; nel 2012 erano state 8.052.

Prima dell’estate partirà una nuova fase di potenziamento dei controlli a bordo incentrata, oltre che sulla verifica del pagamento del servizio, sul rispetto delle regole di accesso e sul corretto utilizzo delle porte d’accesso e di discesa. Numerose, infatti, sono le sollecitazioni che pervengono a Tper tese a richiedere un più ordinato afflusso dei passeggeri all’interno dell’autobus, che, specie in orari e contesti in cui il carico è maggiore, può agevolare la convalida dei titoli di viaggio ed evitare situazioni poco rispettose di chi correttamente utilizza il mezzo pubblico.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato la Presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri – non è quello di fare più multe, ma vogliamo far sì che tutti viaggino in regola. Per questo, di pari passo con maggiori controlli, siamo attivi, in accordo con le Istituzioni del territorio e con l’Agenzia per la Mobilità AMI, per offrire alla nostra utenza sempre maggiori opportunità di reperimento di biglietti e abbonamenti, estendendo anche la capillarità della rete di vendita: un elemento che riteniamo particolarmente qualificante per un servizio che si snoda su un territorio molto vasto”.

Le rivendite autorizzate di titoli di viaggio Tper sono, infatti, aumentate di ulteriori 11 unità e oggi sono già 342 quelle attive nel bacino ferrarese.

In più, di recente, è stata sottoscritta una convenzione con la Cassa di Risparmio di Ferrara per la prenotazione e il rinnovo degli abbonamenti annuali urbani ed extraurbani e delle tessere di riconoscimento per abbonamenti mensili extraurbani: questi titoli ora si possono sottoscrivere anche presso tutti gli sportelli delle filiali Carife (dettagli e modalità di acquisto sono riportati sul sito di Tper al link www.tper.it/carife).

La nuova possibilità garantita dagli sportelli di Carife, che ha una rete molto diffusa di filiali in tutta la provincia ferrarese, si aggiunge a quella online già in essere tramite la sezione dedicata all’home-banking del sito di Tper e al rinnovo degli abbonamenti ai bancomat di UniCredit e Carisbo: diverse opportunità che già consentono a buona parte degli oltre 9.700 abbonati annuali Tper del bacino ferrarese comodità, risparmio di tempi di trasferimento e code alle biglietterie, possibili specie nei momenti di massima sottoscrizione.

Tper è costantemente attiva anche nell’innovazione e sta procedendo nel percorso verso il completamento del progetto GIM (Gestione Integrata Mobilità) – intrapreso da Comune e Provincia di Ferrara con la collaborazione di AMI e Tper – che prevede la realizzazione di un sistema di gestione della flotta in tempo reale.
E’ in corso l’installazione di computer di bordo, localizzatore satellitare, GSM/GPRS e sistema di annuncio audio su tutti gli autobus del bacino di Ferrara, dotazioni utili a garantire, tramite centrale operativa, la supervisione del servizio ai fini della regolarità e della sicurezza. Verranno, inoltre, installate in città e provincia 35 fermate “intelligenti” con pannello elettronico a messaggio variabile in grado di visualizzare i tempi di attesa per l’arrivo del bus ed eventuali variazioni sul servizio. A completamento dell’intero sistema, che si stima potrà essere attivato e messo a regime entro la prossima estate, sarà possibile accedere al servizio Hellobus, mediante il quale sarà possibile ricevere su cellulare (via SMS) o smartphone (per mezzo di app) le informazioni real time sui transiti degli autobus del bacino ferrarese.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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