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G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Gruppo Consiliare
P.G. 97184/2018

Ferrara, 3 agosto 2018

Al Signor Sindaco
del Comune di Ferrara

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO
Che in diversi casi cittadini hanno segnalato circostanze alquanto curiose o inique, in particolare:
La signora M.T. “vita sola” ha riferito di non comprendere per quale ragione, abitando in un appartamento avente superficie inferiore a quello dell’amica, con questa tariffa puntuale e conferimenti di indifferenziata irrisori si ritrovi a pagare una tari maggiore di quella dell’amica;
Il sig. GP.B. risiede per circa 7 mesi all’anno a Ferrara e 5 mesi all’anno nel comune di Asiago, nonostante ciò paga tari piena a Ferrara e tari piena ad Asiago, e non ricorda se siano i funzionari di Hera o del comune ad aver riferito che va bene così;
I genitori del sig. A.R., studente, che vive a Bologna e risiede a Ferrara, pagano la Tari per il figlio (che risulta far parte del nucleo famigliare) sia a Ferrara sia a Bologna.

RICORDANDO
Che in commissione consigliare quando si discuteva del regolamento Tari si erano avute rassicurazioni dall’assessore Ferri circa la soluzione di problemi similari a quelli descritti, mentre i casi esposti dimostrano il contrario.

SICURO

Che con questa indifferenza dell’amministrazione nei confronti dei costi sempre più elevati che devono sostenere i residenti a Ferrara è normale che i Ferraresi tartassati abbandonino la città lasciando il posto a persone che arrivano dall’estero, non lavorano, non pagano nessuno e spesso compiono azioni criminali.

Il sottoscritto, ritenendo di far cosa utile per il proprio magnifico Sindaco, signore di Ferrara, lo INTERPELLA per sapere:

Se e cosa intende fare per garantire ai ferraresi virtuosi con i conferimenti dell’indifferenziata, una Tari sensibilmente inferiore a quella attuale;
Quali azioni concrete intende intraprendere o comportamenti ritiene di suggerire ai cittadini che si trovano nei tre casi indicati perché i problemi segnalati possano trovare soluzione.

Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.
Con Deferenza ed ancor più Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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