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Da: G.O.L., Gruppo

PREMESSO
che secondo quanto riportato da Francesco Molinari in Senato Akron SpA, società del gruppo Hera (che ne detiene, tramite Hera Ambiente, il 57 per cento del capitale azionario), opera dal 1993 nel campo dei servizi ambientali, e nel corso degli anni ha sviluppato e messo a punto tecnologie e processi nel settore del recupero dei rifiuti, e dichiara di essere in grado di fornire ai propri clienti una risposta completa al problema dello smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi avvalendosi di accessi presso tutte le tipologie di impianti quali discariche per inerti e per rifiuti pericolosi e non, centri di stoccaggio e trattamento, impianti di inertizzazione e di termodistruzione;

ACCERTATO
che “da una visura del novembre 2014 risulta che l’attività principale di Akron è quella di trasporto merci su strada e, più precipuamente, quella di autotrasporto merci in conto terzi, risultando le certificazioni di qualità riguardo a: progettazione e ad erogazione dei servizi ambientali di raccolta e trasporto di rifiuti mediante mezzi propri e di terzi, recupero e smaltimento rifiuti mediante impianti di proprietà, intermediazione, ad opera dell’ente certificatore/fonte Cermet società consortile a responsabilità limitata/Sincert scaduto il 3 luglio del 2012”;

RISCONTRATO
che “l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nell’adunanza del 5 dicembre 2012, vista la segnalazione della società C.B.R.C. (Centro bolognese recupero carta) avviava un procedimento istruttorio per abuso di posizione dominante in quanto, come da comunicato stampa dell’Autorità, “l’alterazione delle dinamiche concorrenziali si rifletterebbe nei mercati a valle del recupero dei rifiuti cellulosici e della vendita di macero alle cartiere, in quanto tale conferimento potrebbe avere accordato ad Akron un vantaggio non replicabile dai suoi concorrenti. I comportamenti delle tre società potrebbero avere effetti anche nel mercato a monte della raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, in quanto avrebbero comportato la fissazione di un livello eccessivamente elevato della TARSU/TIA, cioè del corrispettivo del servizio di igiene urbana: i prezzi inferiori praticati ad Akron si tradurrebbero infatti in ricavi inferiori per Hera e, di conseguenza, in oneri maggiori a carico dei cittadini che devono pagare il predetto servizio di igiene urbana”;

VERIFICATO
che “a seguito del predetto procedimento veniva irrogata dall’Autorità una sanzione di 1.898.699,976 euro alle società Hera e Herambiente per abuso di posizione dominante nei mercati collegati alla raccolta differenziata di carta in numerosi comuni dell’Emilia-Romagna. I rifiuti cartacei provenienti dalla raccolta congiunta urbana di Hera furono infatti ceduti ad Akron direttamente, senza alcun confronto equo, trasparente e non discriminatorio con le offerte dei concorrenti e a un prezzo inferiore a quello di mercato e dai minori introiti conseguiti da Hera; è derivato un maggior livello della tariffa per il servizio di igiene urbana a carico dei cittadini-utenti dei Comuni in cui Hera gestiva la raccolta. Parallelamente Akron, alla quale venivano ceduti a un prezzo conveniente tutti i rifiuti derivanti dalla raccolta di carta, potè esercitare un significativo potere di mercato nella vendita del macero, che si è tradotto in un aumento dei prezzi praticati alle cartiere”;

APPURATO
che “il 20 marzo 2013 veniva stipulato un accordo tra Hera ed il gruppo HI Firm, conglomerata cinese nel settore del waste management e delle tecnologie ambientali, finalizzato alla progettazione e costruzione in terra cinese di impianti dedicati allo smaltimento e termovalorizzazione di rifiuti industriali e rifiuti solidi urbani. Ciò alla presenza del console italiano a Shanghai, del direttore generale operations di Hera, del ceo di Hi Firm e del presidente di NPV China, che hanno siglato la joint venture operativa che vedrà sorgere impianti di termovalorizzazione progettati con tecnologia italiana e realizzati a costi decisamente inferiori rispetto agli standard europei. La joint venture tra Hera e Hi Firm ha l’obiettivo di costruirne 20 in cinque anni”;

AVUTO LUOGO
che “in data 26 settembre 2014, da “il Fatto Quotidiano” si aveva notizia del presunto coinvolgimento anche della Akron SpA nell’operazione contro il traffico illecito dei rifiuti in Veneto e in Emilia-Romagna che ha portato all’arresto dei titolari della ditta di trattamento rifiuti Ecolando di Sant’Angelo di Piove nel padovano; fatto che ha portato alla perquisizione della sede della Akron da parte degli uomini del Corpo forestale dello Stato. Gli investigatori hanno ritenuto che gli impianti dell’azienda del gruppo Hera fossero nella completa disponibilità dei dirigenti di Ecolando per il loro traffico illegale dei rifiuti. L’inchiesta è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia e condotta dal Corpo forestale dello Stato del Veneto e ha portato al sequestro preventivo degli impianti, dei mezzi e degli uffici amministrativi della ditta padovana. Furono effettuate, in merito, 14 perquisizioni nelle province di Venezia, Padova, Ferrara, Bologna e Modena”;

TUTTO CIO’ PREMESSO

il sottoscritto chiede al Signor Sindaco e per esso all’Assessore delegato:

– se corrisponde al vero che la società partecipata abbia operato in modo che i cittadini pagassero per i rifiuti più di quanto avrebbero dovuto;
– quali posizioni abbia assunto ATESIR relativamente a quanto esposto.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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