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Trasporti. In Emilia-Romagna mezzi pubblici pieni a metà, come prevedono le norme. Continua il monitoraggio delle corse, per garantire sicurezza a chi viaggia per andare a scuola o al lavoro. L’assessore Corsini: “Stiamo facendo il massimo, insieme alle Aziende e Agenzie Tpl, per garantire le migliori condizioni di servizio”

Dopo la ripresa della didattica in presenza alle superiori resta sotto il 50% la percentuale media di riempimento dei mezzi in circolazione. Trasporto pubblico locale pronto anche alla progressiva ripresa delle lezioni all’Università che dopo Bologna e la Romagna interesserà, a marzo, gli atenei di Parma e Modena

Bologna – A un mese dalla riapertura delle scuole superiori con didattica in presenza al 50% è buona la situazione dei trasporti pubblici locali in Emilia-Romagna. A partire dal rispetto del limite di capienza del 50% a bordo dei bus urbani ed extra-urbani che in molte zone registra una percentuale media di riempimento dei mezzi abbondantemente sotto la soglia massima fissata. E poi, grazie anche al monitoraggio continuo e all’impegno di volontari e forze dell’ordine per il potenziamento dei controlli, si assiste a un progressivo miglioramento dell’organizzazione complessiva dei servizi, con pochi assembramenti di studenti alle fermate e distribuzione equilibrata dei carichi di passeggeri sulle corse.

È un bilancio positivo quello emerso dall’incontro in videoconferenza convocato oggi dalla Regione con i rappresentanti di tutte le Aziende e le Agenzie Tpl sul territorio per fare il punto della situazione, segno che il piano messo in campo dalla Regione – oltre 550 bus in più dallo scorso settembre sulle strade dell’Emilia-Romagna, per un investimento di oltre 23 milioni di euro – sta funzionando. E al lavoro in sinergia con i tavoli provinciali, coordinati dai prefetti, che monitorano giorno per giorno in tempo reale la situazione, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e con i volontari che in diverse città – tra queste Bologna, Reggio, Modena e in tutta la Romagna – hanno attivato appositi servizi di vigilanza anti-assembramento alle fermate dei bus.

Nessuna particolare criticità rilevata, corse raddoppiate e in qualche caso addirittura triplicate in determinate aree e fasce orarie critiche. Il che consente di mantenere sotto controllo l’indice di affollamento dei bus, che in molti ambiti urbani non va oltre il 30-40% dei posti occupati.

“Stiamo lavorando con il massimo impegno- sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini– per continuare a garantire la didattica in presenza agli studenti e ai pendolari condizioni di viaggio sicure. Abbiamo potenziato la dotazione dei mezzi in circolazione e stiamo progressivamente ottimizzando l’organizzazione dei servizi di tpl su tutto il territorio regionale. È giusto però sottolineare che accanto a queste misure occorre sempre la collaborazione di tutti e quindi proseguire con il più rigoroso rispetto delle regole anti-Covid, che ormai conosciamo bene, mascherina sempre ben indossata sui bus e alle fermate, corretto distanziamento e igiene delle mani”.

Considerato l’attuale basso indice di riempimento dei mezzi pubblici, inoltre, non desta preoccupazione la progressiva ripresa delle lezioni in presenza negli atenei dell’Emilia-Romagna: dopo Bologna e la Romagna, gli studenti universitari torneranno in aula dal prossimo 1^ marzo a Parma e dall’8 a Modena.

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di Piermaria Romani

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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