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Trasporti. Ripartenza scuola, quasi 600 bus aggiuntivi in circolazione da lunedì 26 aprile in Emilia-Romagna per il rientro in aula al 70% alle superiori. L’assessore Corsini: “Mettiamo in strada altri 70 mezzi per garantire il diritto allo studio e alla mobilità in sicurezza. Con la collaborazione di tutti per arrivare alla fine dell’anno scolastico in serenità”.

Oltre 7,6 milioni di chilometri aggiuntivi e 23 milioni di euro di investimento da settembre 2020. La distribuzione dei bus per provincia.

Bologna – L’Emilia-Romagna è pronta a riportare in aula al 70% gli studenti delle superiori da lunedì 26 aprile, come previsto dal nuovo Decreto legge per le zone gialle e arancioni, mantenendo la capienza dei mezzi al 50%.

Sono 70 i nuovi bus che la Regione metterà sulle strade da lunedì per garantire in sicurezza il diritto allo studio e il diritto alla mobilità a studenti e lavoratori.

In tutto, quindi, dall’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, sono 592 i bus aggiuntivi reperiti e messi in servizio da viale Aldo Moro per oltre 7,6 milioni di chilometri e un costo complessivo di 23 milioni di euro.

“Siamo pronti alla ripartenza delle lezioni in presenza al 70% alle superiori in tutta l’Emilia-Romagna- afferma l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini-. In questi giorni, insieme alle prefetture e alle Agenzie e Aziende di trasporto pubblico locale, abbiamo messo a punto e aggiornato il piano che avevamo già preparato a dicembre scorso, prima delle chiusure per le zone arancione e rossa”.

“Per garantire la sicurezza di chi deve spostarsi ogni giorno per studio o lavoro- prosegue Corsini-, abbiamo deciso di fare un ulteriore sforzo e abbiamo reperito, anche con il concorso dei privati, altri 70 nuovi mezzi che entreranno in circolazione da lunedì sulle tratte più delicate per assicurare sempre la capienza al 50%. Una situazione che monitoreremo quotidianamente grazie anche alla collaborazione con le prefetture e le forze dell’ordine”.

“La scuola che riapre è una bella notizia- chiude l’assessore-. Siamo al fianco degli insegnanti, del personale scolastico, delle studentesse, degli studenti e delle loro famiglie e il nostro impegno è massimo per assicurare condizioni di viaggio idonee e compatibili alla condizione pandemica attuale. Dobbiamo però ricordare che il virus circola ancora ed è necessario continuare a usare la massima attenzione: dall’uso della mascherina obbligatorio sui mezzi, al distanziamento, all’igiene delle mani. Buon senso e collaborazione ci permetteranno di arrivare alla fine dell’anno scolastico in serenità”.

 

I bus aggiuntivi per provincia:

Da lunedì 26 aprile saranno quindi 11 i bus aggiuntivi destinati alla provincia di Piacenza per un totale di 69 mezzi in più dall’avvio dell’anno scolastico.

In provincia di Parma circoleranno 8 nuovi bus per un totale di 70 su strada dal 2020; in provincia di Reggio Emilia 7 per un totale di 62 dal 2020; in provincia di Modena 8 per un totale di 73.
In provincia di Bologna saranno 31 i nuovi bus che porteranno a 119 la dotazione di mezzi dal 2020; a Ferrara 5 per un totale di 43.
In Romagna non ci sarà bisogno di ulteriori incrementi e saranno mantenuti i 156 mezzi aggiuntivi, così distribuiti nelle province: 55 a Ravenna, 54 a Forlì-Cesena e 47 a Rimini.

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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