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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Marzocchi: “Emilia-Romagna prima Regione in Italia a promuovere un sistema integrato di interventi”. La vicepresidente Saliera: “Impegno per la salvaguardia della dignità umana, contro la criminalità organizzata”. Con “Oltre la strada” dal 1999 al 2013 sono stati realizzati su tutto il territorio oltre 7000 programmi individualizzati rivolti a vittime

Polizia municipale, ispettorati del lavoro, Polizia di Stato, operatori sociali dell’area immigrazione. Sono i principali destinatari del percorso formativo in e-learning sulla tratta di esseri umani previsto del progetto TRUTH (Training for Raising Awareness and Understanding about the Trafficking in Humans in Europe), finanziato dal programma comunitario Life Long Learning e coordinato dal College di Sheffield (Regno Unito). La Regione Emilia-Romagna vi partecipa con tre dei suoi servizi: la Direzione generale centrale Organizzazione, personale, sistemi Informativi e telematica, il Servizio politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale, e il Servizio politiche per la sicurezza e della Polizia locale.

“L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a promuovere un sistema integrato di interventi nel campo della lotta al grave sfruttamento e alla tratta di esseri umani – ricorda l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – . Mi riferisco a ‘Oltre la strada’, che si avvale di una rete composta da enti locali, soggetti pubblici e privati”. Dal 1999 al 2013 su tutto il territorio sono stati realizzati 7.436 programmi individualizzati rivolti a vittime di grave sfruttamento e tratta, di cui 1.195 per l’emersione e la prima assistenza (in base all’articolo 13 legge 228/2003; 165 quelli attivati nel 2013) e 6.241 programmi di assistenza e inclusione sociale (articolo 18 Testo unico sull’immigrazione; 366 nel 2013). “Il progetto TRUTH – conclude Marzocchi – può fornire un ulteriore sostegno per tutti coloro che, a vario titolo, operano per contrastare un fenomeno così odioso e aberrante, che è riduzione in schiavitù a tutti gli effetti”.

“Dietro allo sfruttamento sessuale e al lavoro forzato c’è spesso la criminalità organizzata – sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche per la sicurezza – , vere e proprie bande transnazionali ‘addette’ a sequestrare, adescare, reclutare, trasportare e sfruttare le persone. E’ evidente, dunque, come la formazione in un ambito così drammatico interessi anche gli operatori della sicurezza, coinvolti in prima linea nella lotta al crimine. Da parte della Regione – ribadisce Saliera – massimo impegno per la salvaguardia della dignità umana”.

Con il decreto legislativo 24 del marzo 2014, che attua la Direttiva 2011/36/UE relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime, per il sistema nazionale di interventi si è avviata una fase di profonda ridefinizione. Il decreto prevede – entro settembre 2014 – l’adozione del primo Piano nazionale anti-tratta, l’unificazione delle due tipologie di programmi di assistenza per le vittime, la definizione di nuove modalità di attuazione e finanziamento delle azioni, nonché l’introduzione, per le amministrazioni pubbliche coinvolte, di obblighi di formazione per tutti i funzionari che nel corso delle loro attività possono entrare in contatto con vittime, effettive o potenziali. E’ in questa prospettiva che si colloca la partecipazione della Regione al progetto TRUTH, con l’obiettivo di realizzare un prodotto per la formazione a distanza che potrà essere utilizzato attraverso SELF, il portale regionale di e-learning per la pubblica amministrazione in Emilia-Romagna. Una volta progettato e sviluppato, il percorso formativo sarà erogato in due edizioni-pilota, ognuna per 20 utenti, che si susseguiranno a partire da ottobre 2014. Successivamente è prevista una fase di valutazione del percorso che coinvolgerà anche gli utenti e porterà ad eventuali interventi migliorativi. Una volta realizzato nella sua forma definitiva, il percorso resterà nella disponibilità immediata del sistema di e-learning della Regione, ovvero di tutte le amministrazioni pubbliche del territorio emiliano-romagnolo. Altro obiettivo del progetto TRUTH è la creazione di uno spazio on line di livello europeo, la TRUTH Academy, destinato agli scambi tra operatori della formazione e specialisti in materia di tratta, in modo da sostenere la realizzazione di percorsi formativi analoghi.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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