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Da: Ufficio Stampa Officina Ferrarese

Presentazione della 30 esima edizione del ‘Valli e nebbie’: il fiore all’occhiello degli eventi organizzati dal club di motorismo storico ‘Officina Ferrarese’ .

LA STORIA: Nel 1990 l’allora presidente del club, Giulio Felloni, ebbe l’intuizione di creare una manifestazione legata all’automobilismo storico, alla conoscenza del nostro territorio, della nostra gastronomia e della cultura. Nacque così il “Valli e Nebbie”, la cui formula, inalterata, continua a mietere successi e consensi, tanto da arrivare nel 2019 alla sua 30a edizione. Di particolare rilievo quella del 2009 in occasione del “ventennale” della manifestazione, a cui sono stati dedicati ampi resoconti da parte delle riviste specializzate nazionali. L’ A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano), a cui è federato il nostro Club, ha da diversi anni istituito un premio – la “Manovella d’Oro” – che conferisce annualmente alle migliori manifestazioni tra quelle svoltesi a livello nazionale. Il premio viene attribuito a seguito di una selezione operata dalla apposita Commissione Nazionale Manifestazioni Auto dell’A.S.I. e

viene consegnato durante la riunione annuale dei presidenti dei club federati A.S.I.

All’ Officina Ferrarese è stata attribuita la “Manovella d’Oro” per ben tredici anni. Particolarmente significativa, per sottolineare il valore di questo riconoscimento, è la motivazione espressa in occasione della consegna del premio per l’anno 2001: «Il Valli e Nebbie- Officina Ferrarese del motorismo storico, è l’interpretazione praticamente perfetta di come dovrebbero essere le manifestazioni dell’Automotoclub Storico Italiano, un parco vetture sempre inedito, grande eleganza generale e signorilità nell’ospitalità. Ma soprattutto un’occasione tra le più felici per ritrovarsi e condividere la propria passione con amici sinceri». Da sempre il Valli e Nebbie apre la stagione dei grandi Eventi ASI. L’abbinare il piacere di guidare il proprio mezzo storico a quello di poter visitare luoghi ricchi di storia e di cultura è lo spirito che anima gli organizzatori ferraresi del Valli e Nebbie sin dalla sua nascita.

QUEST’ANNO: Anche quest’anno il ‘Valli e Nebbie’ condurrà i circa 90 equipaggi che si sono iscritti alla scoperta delle eccellenze culturali ed enogastronomiche del nostro meraviglioso territorio.

LE DATE: la trentesima edizione del ‘Valli e Nebbie’ si terrà da venerdì 29 a domenica 31 marzo.

PROGRAMMA E ITINERARIO: A partire dalle 15 di venerdì sono previste le prime verifiche tecniche di fronte all’Hotel Ferrara. Dalle 16, visita museale a Palazzo Diamanti alla mostra ‘Boldini e la moda’. Il giorno successivo, sabato 30, dopo le prove tecniche,

partenza alle 9 da Piazza Castello. Destinazione parco del Delta, patrimonio Unesco e autentico gioiello storico e naturalistico. Alle 12.30 è previsto l’arrivo al Castello di Mesola, dove è previsto il pranzo a base di pesce. Alle 17 è previsto il rientro in città e a seguire la cena di gala nelle sale del Castello (ore 20. 15). Domenica 31, partenza alle 9 da piazza Castello: si fa rotta verso la campagna ferrarese e gli scorci meravigliosi che offre. A partire dalle 12.30 pranzo alla ‘Sala della Borsa’ e premiazioni finali.

OSPITI ALLA CONFERENZA STAMPA:

Riccardo Zavatti – presidente del club ‘Officina Ferrarese’
Alessio De Angelis – consigliere del club e pilota estense
Roberto Serra – assessore al Commercio del Comune di Ferrara
Fabio Bergamini – sindaco di Bondeno
Riccardo Bizzarri – sindaco di Masi Torello
Stefano Casellato – consorzio ‘Aqua’

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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