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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Dal 21 al 23 marzo un ricco calendario di incontri, esposizioni e workshop. L’assessore Corsini: “Un’occasione importante per presentare i numerosi interventi della Regione. Strategica anche l’attenzione sui borghi, veri e propri tesori nascosti che possono essere fortemente competitivi a livello globale”

Bologna – La mostra sui Borghi italiani con le circa mille località dell’Italia meno conosciute, il percorso dei restauri eccellenti condotti dall’Istituto per i beni culturali della Regione in oltre quarant’anni di attività e lo spazio dei cluster delle industrie creative curato da Aster. Sono queste le proposte che la Regione Emilia-Romagna porta alla XXV edizione del Salone internazionale del restauro dei musei e delle imprese culturali che si tiene a Ferrara dal 21 al 23 marzo.

Alla presentazione alla stampa oggi in Regione erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, Sabina Magrini per il ministero per i Beni culturali, Roberto BalzanieClaudio Leombroni presidente e direttore dell’Istituto per i Beni culturali, Carlo Amadori dell’organizzazione del Salone.

“La partecipazione al Salone del Restauro di Ferrara- ha affermato l’assessore Corsini- costituisce un’occasione importante per presentare i numerosi interventi della Regione Emilia-Romagna nel settore della tutela, recupero, riqualificazione dei beni e del grande patrimonio culturale regionale. Patrimonio che conta 9300 beni architettonici tutelati, 214 beni archeologici, 643 sedi di conservazione degli archivi e si colloca tra le prime in Italia per offerta di spettacoli dal vivo, mostre e iniziative culturali”.

Lo spazio Regione Emilia-Romagna sarà dominato dall’allestimento della mostra ‘Borghi- Viaggio italiano’ con il grande touch screen che raccoglie informazioni su 1000 borghi italiani, di cui ben 58 in regione, allestito in collaborazione con Apt servizi.

“È questa l’Italia migliore- ha affermato l’assessore Corsini- l’Italia poco nota e diffusa che vogliamo promuovere anche a livello internazionale come espressione del nostro migliore stile di vita. I borghi sono dei veri e propri scrigni che racchiudono eccellenze artistiche, culturali, paesaggistiche. Borghi che conservano secoli di storia e di cultura con inestimabili tesori architettonici e che sono stati i protagonisti nel 2017, dell’Anno dei Borghi italiani, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, assieme a 18 regioni e al Mibact”.

Complessivamente sono stati 36 i progetti di riqualificazione finanziati nel periodo 2007-2014, per un totale di 37 milioni di euro di fondi comunitari Por Fesr, a cui si sono aggiunti altri 24 milioni per la realizzazione di 262 azioni di valorizzazione turistica.
Illustrando le iniziative dell’Istituto per i beni culturali al Salone, il presidente Roberto Balzani ha ricordato i 294 interventi di restauro realizzati dall’ Ibc in Emilia-Romagna dal 2001 al 2016 sul patrimonio museale dei Comuni per una spesa complessiva di oltre tre milioni di euro. “La mostra che presentiamo– ha spiegato Balzani– racconta l’impegno dell’Istituto nella valorizzazione complessiva di beni e spazi pubblici dei Comuni”.

Convegni, mostre, laboratori della Rete Alta Tecnologia: le iniziative di Ibc e Aster al Salone

Le esperienze dei restauri maturate dall’Ibc, Istituto regionale per i beni artistici culturali e naturali, saranno al centro del convegno “Conservare il patrimonio culturale: modi, esperienze, progetti”, mentre uno spazio importante sarà dedicato alla mostra “REstauri in REgione”, che illustrerà una selezione di restauri eccellenti realizzati dall’Istituto nelle istituzioni culturali (musei e biblioteche) del territorio. Il percorso racconta quasi quarant’anni di restauri promossi e finanziati dall’Istituto su beni conservati in musei, biblioteche, archivi, chiese, edifici pubblici del territorio regionale: affreschi, dipinti, reperti archeologici, fotografie, armature antiche, arredi, tessuti, ricami, libri e documenti.
Sempre l’Ibc organizzerà un incontro, in collaborazione con Icom Italia (associazione internazionale dei musei con oltre 30mila aderenti) sul tema “Iperconnected museums”, in preparazione della giornata internazionale dei musei, destinato agli operatori e ai responsabili di museo.
I due Cluster regionali di Aster delle ‘Industrie culturali e creative’ ed ‘Edilizia e Costruzioni’, nati per integrare i laboratori di ricerca e i centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia con il sistema delle imprese e con quello dell’alta formazione, porteranno al Salone le loro esperienze nel campo dei beni culturali. Organizzeranno incontri B2B e tavole tematiche con operatori e imprese interessate, per individuare le prospettive di sviluppo delle industrie culturali e creative in rapporto con il mondo del restauro, dei beni culturali, dell’edilizia, dei musei.

I focus del salone

Alcuni dei focus che il Salone propone sono: la prestigiosa partecipazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo (Russia); il celebre Opificio delle Pietre Dure di Firenze; il Premio Internazionale DOMUS Fassa Bortolo; le presentazioni dell’IBC (Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna) e della Regione Emilia-Romagna che illustreranno i restauri d’eccellenza sul territorio emiliano; una mostra sui Borghi italiani; il coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti di tutta Italia;la mostra fotografica Summer Camp sulle colonie marine abbandonate della costa adriatica; la presenza della Cineteca di Bologna; la partnership con Federculture, che presenterà al Salone convegni e workshop sulle imprese culturali e creative; la mostra di Carlo Amadori “L’area di Neapolis fino a Stabiae, l’intero golfo della città Partenopea”; il progetto di SMA (Sistema Museale di Ateneo) di Bologna che quest’anno si occupa anche della Camera Oscura di Adams; la partecipazione di TEKNEHUB – DIAPReM – CIAS (Università degli Studi di Ferrara); le conferenze organizzate dalla Prof.ssa Letizia Caselli; la presenza di ANMLI – Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali; l’importante preview con il premio “Mostre d’arte ponte di culture. View the world a new light”; e infine gli eventi collaterali promossi da Ferrara Aperta per Restauro. /OC

Il programma del Salone del Restauro è disponibile sul sito www.salonedelrestauro.com

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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