Skip to main content

Da: Regione Emilia- Romagna

Approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento per migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche dell’ Emilia- Romagna. Oltre 32 milioni di euro di risorse Por Fesr in tutta la regione

A Ferrara sarà finanziato il recupero delle Mura cittadine e delle aree limitrofe, mentre Comacchio avrà le risorse per un progetto di valorizzazione del patrimonio storico legato alla pesca e per la realizzazione di percorsi ciclo pedonali ‘bike and boat’. La Giunta regionale finanzia progetti per valorizzare le aree naturali e il patrimonio culturale dell’ Emilia- Romagna, per migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche e attivare sinergie tra il sistema culturale ed economico sul territorio. E’ stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi ai finanziamenti previsti dall’ asse 5 del Programma operativo regionale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. I contributi concessi complessivamente ammontano a oltre 32 milioni di euro, 3 milioni e 200 mila euro destinati alla Provincia di Ferrara. Oltre 10 milioni sono destinati a 6 progetti che riguardano le aree naturali e 22 milioni di euro a 18 progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
‘Con questo stanziamento di oltre 32 milioni di euro la Regione Emilia- Romagna sostiene 24 progetti di riqualificazione di importanti ambiti culturali e storici, in gran parte inutilizzati da decenni, e di aree ambientali e naturalistiche- dice l’ assessore regionale al Turismo Andrea Corsini-. Il nostro obiettivo è aumentare l’ attrattività e quindi la competitività complessiva del sistema turistico regionale. Dalla costa Adriatica, passando per le città d’arte, ai centri minori ricchi di testimonianze storiche di grande valore, ai due parchi Mab Unesco – Delta del Po e Appennino Tosco- Emiliano – oltre ai Comuni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, verranno realizzati progetti che entro il 2019 creeranno investimenti per oltre 67 milioni di euro, grazie al cofinanziamento assicurato dai Comuni beneficiari del contributo. Con questa iniziativa, che segue alla presentazione dei fondi per le imprese turistiche, si conferma il forte impegno della Regione nel sostenere l’ industria dell’ ospitalità quale asset economico strategico’.
‘Un’ occasione importante per investire su luoghi dell’ Emilia- Romagna a vocazione naturalistica e culturale, anche con progetti di rigenerazione urbana- spiega l’ assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti-. Questa programmazione opera in una logica di sistema, ed è volta a favorire la crescita di attività culturali sul territorio, anche attivando integrazioni e sinergie con il tessuto culturale e sociale locale’.
Gli interventi finanziati
Gli interventi serviranno a migliorare le condizioni di offerta e le possibilità di fruizione del patrimonio naturale e culturale nelle zone di maggiore attrazione turistica dell’ Emilia- Romagna. Per le aree naturalistiche, ad esempio, uno dei progetti finanziati valorizzerà la rete escursionistica bike all’ interno del Parco delle Foreste Casentinesi, con la realizzazione di strutture di sosta, di informazione e di commercializzazione dei prodotti locali. E ancora, nelle valli di Comacchio, sarà valorizzato il patrimonio storico legato alla pesca, con la realizzazione di percorsi ciclo pedonali ‘bike and boat’. Nell’ ambito dei progetti per i beni culturali, a Modena sarà ad esempio riqualificato il castello e la Galleria estense, a Salsomaggiore verrà recuperata un’ ala dell’ Istituto Tomassini per il Polo della cultura, cibo, turismo e benessere, mentre a Piacenza sarà realizzata la sezione romana del museo di Palazzo Farnese. /Bm

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it