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Da: Regione Emilia Romagna

Da una parte c’è l’Iguana, un killer seriale che di volta in volta assume le sembianze delle sue vittime, dall’altra c’è un pericoloso psicopatico di nome Fabrizio Dentice a caccia di ballerine. Sulla spiaggia di Cesenatico due turisti hanno iniziato la loro vacanza fronte mare leggendo ‘Almost Blue’, uno dei romanzi nati dalla fantasia di Carlo Lucarelli, e ‘Il killer delle ballerine’, il noir del giornalista e scrittore Stefano Tura. Capolavori e maestri del brivido che, con i loro intrighi, tornano, per il terzo anno consecutivo, a tenere compagnia alle estati dei loro lettori, non solo tra le pagine dei libri, ma anche con i racconti dal vivo. Carlo Lucarelli, infatti, sarà tra gli ospiti della terza edizione di Cesenatico Noir – letterature con delitto, il festival letterario dedicato al giallo, al mistery e al thriller, ideato proprio dal giornalista e scrittore Stefano Turaeche, il 24 e 25 luglio, radunerà nella località della riviera i più grandi autori del brivido.

La rassegna, diretta da Stefano Tura e coordinata dall’autore ed esperto di noir Luca Crovi, andrà in scena al teatro all’aperto in Largo Cappuccini, nel cuore antico di Cesenatico, dove il pubblico, distanziato ma unito, resterà con il fiato sospeso ascoltando dal vivo le storie cupe e misteriose dei sei tra gli scrittori e le scrittrici più seguiti del panorama letterario noir.

Sul palco, accompagnati dalle note del pianoforte dal maestro Alex Grilli e dalle creative performance dell’attore e regista Ettore Nicoletti, ci saranno quindi le atmosfere misteriose di Bruno Morchio, i personaggi straordinari di Enrico Pandiani, e ancora la ‘scrittrice del mistero’ Alice Basso, Marco Buticchi, Grazia Verasani e, per il terzo anno consecutivo, anche Carlo Lucarelli.

La presentazione del programma oggi in Regione nel corso di una videoconferenza con il presidente, Stefano Bonaccini, insieme all’assessore al Turismo, Andrea Corsini, il direttore di Confesercenti Emilia-Romagna, Marco Pasi e, collegati da remoto, il direttore artistico Stefano Tura, lo scrittore Carlo Lucarelli e il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli.

“Quest’anno abbiamo bisogno più che mai di storie e incontri capaci di tenerci compagnia– affermano Bonaccini e Corsini- per questo essere riusciti a proporre la terza edizione di Cesenatico Noir senza cambiamenti sostanziali rispetto allo scorso anno, è una scommessa già vinta. Un Festival che aggiunge originalità e qualità alla già ricca proposta culturale estiva della nostra regione per una stagione di rilancio, dopo il lungo lockdown, che abbiamo voluto tessere insieme ai territori. Cesenatico poi è anche nota per essere la città simbolo della ‘Dolce vita romagnola’, un luogo caro ad artisti e personaggi illustri che da sempre trovano qui una terra incubatrice di idee nuove e di fermento culturale. Con iniziative come queste, ne siamo convinti, tutti insieme possiamo guardare con fiducia al futuro della nostra terra, abituata da sempre a rialzarsi dopo ogni difficoltà”.

“Confesercenti Emilia Romagna, assieme al Comune di Cesenatico, ha promosso e sostiene il festival- spiega il direttore Pasi- per il connubio che genera fra letteratura e turismo. Una sinergia che crea indotto per il territorio, coinvolgendo non solo le imprese turistiche ma anche quelle della ristorazione, del commercio locale, in primo luogo delle librerie. L’edizione di quest’anno, inoltre, rappresenta un’ulteriore opportunità per tutto il territorio, in una situazione di grande difficoltà per l’economia e in cui momenti come questo rappresentano segnali importanti per il futuro”.

“Questa terza edizione di Cesenatico Noir rappresenta una sfida e una scommessa– continua Tura-. Nessuno come gli scrittori di noir è capace di descrivere la paura e raccontare le ansie di una società ferita e insicura. Il festival, quest’anno, sarà anche un modo per esorcizzare, assieme a scrittori, lettori ed appassionati, i timori e le insicurezze che si sono radicati dentro di noi in questi mesi”.

“Siamo molto felici di essere la casa del festival per il terzo anno consecutivo- commenta Gozzoli-. Questa rassegna, organizzata da Confesercenti con la collaborazione del Comune di Cesenatico e della Regione Emilia-Romagna, rappresenta un appuntamento di grande qualità artistica e culturale che, visto il periodo, abbiamo deciso di far svolgere all’interno della nostra suggestiva arena estiva di Largo Cappuccini. In questo modo Cesenatico Noir potrà svolgersi in totale sicurezza, con il giusto distanziamento tra il pubblico. Nonostante le difficoltà dei mesi scorsi siamo riusciti a mantenere questo appuntamento importante: a Cesenatico la cultura non si ferma”.

“Sono sempre stato molto felice di partecipare a Cesenatico noir– chiude Lucarelli-, perché è un bellissimo festival, con un programma ricco di nomi importanti che sono anche amici che rivedo sempre con piacere. Quest’anno sono ancora più felice, perché sembrava che il festival non si potesse tenere a causa dell’emergenza sanitaria. Invece saremo lì, a Cesenatico, pronti per un’edizione bellissima”.

L’edizione 2020 della rassegna sarà dedicata a due artisti da poco scomparsi, entrambi molto legati a Cesenatico: sono il maestro Ezio Bosso che amava trascorrere le vacanze e suonare a Cesenatico e Tinin Mantegazza, poliedrico artista milanese trapiantato negli anni ’90 nella località romagnola dove, nel 1986, ideò il presepe galleggiante della Marineria, ancora oggi tra le rappresentazioni le più fotografate e apprezzate al mondo./ER

Il programma di Cesenatico Noir

Venerdì 24 luglio

Ore 21.30 (Teatro all’aperto, Largo Cappuccini 1): Incontro con gli autori Marco Buticchi, Alice Basso e Enrico Pandiani. Moderano Luca Crovi e Stefano Tura.

Sabato 25 luglio

Ore 21.30 (Teatro all’aperto, Largo Cappuccini 1): incontro con gli autori Carlo Lucarelli, Grazia Verasani e Bruno Morchio. Moderano Luca Crovi e Stefano Tura.

Per partecipare agli incontri è necessario prenotare scrivendo a prenota@cesenaticonoir.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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