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I fondi per la valorizzazione e l’animazione turistica e delle risorse naturali, artistiche, storiche e culturali dell’Emilia-Romagna. L’assessore Corsini: “Attività importanti per rivitalizzare i piccoli centri, soprattutto in zone montane, e che coinvolgono diverse associazioni che lavorano insieme”

Bologna – Dalla Regione 350 mila euro per le attività di 18 associazioni di pro loco dell’Emilia-Romagna. I fondi, messi a disposizione della Giunta regionale, sono rivolti alla valorizzazione e animazione turistica e delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche e culturali dell’Emilia-Romagna.

“Per la prima volta finanziamo direttamente con un bando le attività delle pro loco- spiega l’assessore regionale a Turismo e commercio, Andrea Corsini- in attuazione della legge approvata lo scorso anno. Si tratta di attività importanti per rivitalizzare i piccoli centri, soprattutto in zone montane, e che coinvolgono diverse associazioni che lavorano insieme. Con l’attuazione di questo bando, la Regione premia l’impegno sociale e valorizza una forma di volontariato forte, presente su tutto il territorio regionale e capace di rafforzare la coesione di comunità, mettendola a servizio della valorizzazione del territorio, della sua identità, dei suoi prodotti di eccellenza, in un’ottica di crescita dell’offerta turistica locale”.

Le attività sostenute riguardano la promozione di servizi e prodotti tipici turistici, del patrimonio storico locale ed eventi di valorizzazione del territorio.

Nel dettaglio, nel bolognese arrivano oltre 80 mila euro: all’associazione turistica di Casalecchio Meridiana (che riunisce Casalecchio Meridiana, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Sasso Marconi, Savigno e Zola Predosa) sono assegnati contributi per oltre 28 mila euro; alla pro loco di Castel S. Pietro Terme (Castel San Pietro Terme, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Dozza, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna e Imola) oltre 29 mila; all’associazione di Grizzana Morandi (Grizzana Morandi, Pioppe, Marzabotto, Savignano, Riola e di Monteacuto Ragazza) oltre 21 mila.

Nel ferrarese sono previsti fondi per oltre 71 mila euro: all’associazione pro loco di Codigoro (Codigoro, Mesola, Goro) sono concessi oltre 29 mila euro; a quella di Ferrara (Ferrara, Baura, Casaglia, Pontelagoscuro, Voghiera) oltre 21 mila; alla pro loco di Portomaggiore (Portomaggiore, Ostellato) oltre 19 mila euro.

Nel reggiano oltre 29 mila euro andranno alla pro loro di Scandiano (Scandiano, Castellarano e Casalgrande).

In provincia di Forlì-Cesena per l’associazione Cusercoli Chiusa d’Ercole (Cusercoli, Corniolo Campigna, S. Sofia, Galeata, Civitella, S. Zeno, Premilcuore, Mercato Saraceno, Sarsina, S. Piero in Bagno, Bagno di Romagna, Alfero, Selvapiana, Fratta Terme, Calisese, Montiano, Terra del Sole, Castrocaro, Dovadola, Rocca S. Casciano, Bocconi e Tredozio) sono previsti oltre 29 mila euro.

Nel ravennate arrivano oltre 45 mila euro: alla pro loco di Casola Valsenio (Casola Valsenio, Brisighella, Riolo Terme) sono assegnati oltre 10 mila euro; all’associazione di Milano Marittima (Milano Marittima, Savio, Castiglione di Cervia) 22 mila euro e a quella di Solarolo (Solarolo, Cotignola) poco più di 12 mila euro.

Nel riminese andranno all’associazione turistica di Mondaino (Mondaino e Gemmano) oltre 21 mila euro e a quella di Montescudo (Montescudo e Montecolombo) 7.500 euro.

Nel modenese quasi 15 mila euro sono destinati alla pro loco di Montecreto (Montecreto e Riolunato), mentre nel parmense quasi 22 mila euro all’associazione di Sala Baganza (Sala Baganza, Bazzano, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Fornovo, Langhirano, Lesignano Bagni, Noceto, Sissa Trecasali, Soragna, Traversetolo, Varano e Marchesi).

Nel piacentino arrivano oltre 18 mila euro per l’associazione di Castell’Arquato (Castell’Arquato e Lugagnano Val d’Arda) sono previsti oltre 13 mila euro e per quella di Ferriere (Ferriere e Settima) 4.500 euro.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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