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da: Gruppo dei 10 e Associazione Musicisti di Ferrara

In questa primavera anticipata la musica torna protagonista con il secondo appuntamento di “Tutte le Direzioni in Springtime 2014”, rassegna musicale organizzata dal Gruppo dei 10 per arricchire il panorama culturale estense con concerti gratuiti dedicati al jazz ma non solo. Si riconferma il sodalizio tra il Gruppo dei 10 e l’Associazione Musicisti di Ferrara che, già dal successo della scorsa edizione invernale, dimostrano la volontà di intraprendere l’unica “direzione” possibile, vale a dire verso la musica di qualità.

Una qualità che sboccerà sabato 1 marzo quando l’aula magna Stefano Tassinari della scuola di Musica Moderna in via Darsena 57 si trasformerà in un vero e proprio spazio teatrale, per ospitare il Larry Willis Trio. Stiamo parlando della più classica delle formazioni jazz, composta da tre artisti di fama internazionale quali Larry Willis al pianoforte, Steve Novosel al contrabbasso e Billy Williams alla batteria, per un concerto di sicuro impatto. Il trio infatti è in grado di appassionare il grande pubblico grazie ad un appeal energico e scattante; in particolare Willis, quando suona il pianoforte, lo fa con una passione innata e immutata che regala che viene fedelmente catturata dal suo linguaggio pianistico. Un motivo in più per non perdersi la vibrante atmosfera del concerto che avrà luogo nella splendida cornice di Palazzo Savonuzzi.

L’afroamericano Larry Willis, classe 1942, è noto in tutto il mondo per il suo contributo alla storia del jazz. Nel corso della sua illustre carriera ha suonato infatti con una vasta gamma di musicisti, compreso un periodo di sette anni come tastierista con il gruppo fusion BloodSweat&Tears, e con i maggiori esponenti del panorama jazzistico tra cui, innanzitutto, Jackie McLean e poi Sonny Fortune, Carla Bley, Paul Murphy, DizzyGillespie, Lee Morgan, Art Taylor e molti altri. Niente male per uno che da giovane ha scelto di concentrarsi sul jazz per la difficoltà dei musicisti afroamericani di trovare lavoro nella musica da concerto. Attualmente, con all’attivo più di 300 incisioni e oltre 20 dischi come leader, Willis è considerato veramente una leggenda nel mondo del jazz.

Ad accompagnarlo al contrabbasso ci penserà Steve Novosel, nato nel 1940 in Pennsylvania. Cresciuto ascoltando i giganti del jazz degli anni 50, si è appassionato alla tromba e al basso seguendo come mentore Charlie “Bird” Hampton, uno dei più noti sassofonisti di Washington. Una passione che l’ha portato a suonare con Andrew White, Roland Kirk, Stanley Cowell, David“Fathead” Newman, Eddie Harris, Cedar Walton e McCoy Tyner e ad essere richiesto anche come accompagnatore di cantanti, tanto da collaborare con le dive Anita O’Day, Betty Carter e Shirley Horn.

A dare energia alla batteria ci penserà la giovane promessa del jazz Billy Williams, che ha avuto l’opportunità di lavorare professionalmente al fianco di artisti del calibro di Joe Locke, CyrusChestnut, Donald Harrison, Eric Lewis, Gary Thomas, Tom Browne, Steve Wilson, Steve March Torme e Howard Levy.

Lo spettacolo inizierà alle ore 21.30 ma le porte saranno aperte già dalle ore 20.30 per l’aspetto più conviviale e spontaneo della serata. È previsto infatti un buffet che ha riscosso molto successo nelle edizioni precedenti, ma che richiede, a chi fosse interessato a partecipare, un gradito apporto di carattere alimentare dolce o salato. Tutto all’insegna della condivisione che caratterizza la musica e la voglia di stare insieme. Per questo l’ingresso sarà libero come chiaro segnale della volontà di aprirsi verso tutta la cittadinanza.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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