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Da Ferrara Off

Rassegna di Prosa in teatro, letture a Casa Ariosto e performance in Pinacoteca

Un fine settimana davvero intenso quello dell’associazione Ferrara Off, che sabato e domenica, oltre a proseguire la consueta stagione teatrale all’interno della propria sede sul Baluardo della Montagna, in Viale Alfonso I d’Este 13, sarà impegnata anche a Casa Ariosto e alla Pinacoteca Nazionale.
Gli appuntamenti inizieranno sabato 9 dicembre alle 21, quando Valerio Peroni e Alice Occhiali (ferrarese trasferitasi a Roma, che da anni prosegue, insieme a Peroni, una personale ricerca teatrale) porteranno in scena all’Off la loro ultima produzione “Lunghe notti”. Il progetto teatrale, realizzato nell’ambito della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina, e che arriva a Ferrara grazie alla collaborazione con il Teatro Nucleo, analizza la figura di Cristopher McCandless, diventato celebre grazie al film di Sean Penn “Into the wild”.
McCandless era un giovane benestante che, subito dopo aver preso la laurea in Scienze sociali all’Università, nel 1990 abbandonò amici e famiglia e per due anni viaggiò tra Stati Uniti e Messico del nord, fino alle terre selvagge dell’Alaska. Lo spettacolo ricostruisce la vita di McCandless, la sfera privata e familiare e il suo viaggio, grazie agli scritti ritrovati nel suo diario e ai racconti delle persone incontrate.
L’ingresso è di 10 euro per i soci Ferrara Off, 8 euro per gli under30, 12 euro (comprensivi di tessera 2018) per i non soci, 5 euro per gli under18. Agevolazioni per gli spettatori della stagione di prosa del Teatro Comunale di Occhiobello.
Domenica mattina, 10 dicembre alle ore 10, presso Casa Ariosto (via Ariosto 67, con ingresso libero), in collaborazione con Musei Civici di Arte Antica e Web Radio Giardino e con il sostegno del “Comitato Nazionale per il V Centenario della pubblicazione dell’Orlando furioso”, Ferrara Off, a un anno di distanza dalla “Maratona Orlando”, propone una nuova iniziativa per celebrare l’arte di Ludovico Ariosto e, seguendone cronologicamente i passi, si dedica alla lettura e interpretazione delle “Satire”. Una micro-maratona di lettura che vedrà impegnati Marco Sgarbi e Giulio Costa; ogni satira sarà introdotta dalla poetessa Monica Pavani che evidenzierà le tre costanti principali di queste opere: potere, ironia e poesia.
“Satire on the air”, questo il titolo dell’evento, verrà registrato dal vivo e mandato on-line nel palinsesto della Web Radio Giardino, con l’intento di incuriosire, oltre agli spettatori, anche coloro che non potranno essere presenti e che, grazie alla divulgazione sul web, potranno scoprire la poesia di Ariosto, l’attualità delle sue tematiche, il suo sguardo autentico e ironico.
Nel pomeriggio di domenica, alle ore 17, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, presso Palazzo dei Diamanti (c.so Ercole I d’Este 21), in concomitanza con la mostra dedicata a Carlo Bononi organizzata da Ferrara Arte, ospiterà un quadro dell’artista ferrarese: “Goretto Goretti in veste di Orfeo”. Per l’occasione, Ferrara Off propone un percorso dedicato al mito di Orfeo che, nel corso dei secoli, ha rappresentato l’artista per eccellenza e che, difatti, ha ispirato le opere di compositori, pittori, scultori, poeti. A legare insieme le diverse discipline e i differenti linguaggi artistici sarà una performance, pensata appositamente per le sale della Pinacoteca: un viaggio artistico multisciplinare che comprende danza, musica e poesia con letture di Monica Pavani, Roberta Pazi, Alkyoni Thilikou, Giulio Costa, la coreografia e la danza di Elisa Mucchi, e la musica dal vivo suonata da Agostino Maiurano. Come Euridice, gli spettatori verranno “presi per mano” e portati – da una sala all’altra – alla scoperta del mito di Orfeo e degli artisti che, in epoche diverse, ne hanno raccontato le gesta. Ingresso in Pinacoteca: 6 € biglietto intero, 3 € ridotto.
Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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