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Da: Associazione musicisti Ferrara

In occasione della Giornata Internazionale delle Cooperative, Legacoop Estense organizza a Ferrara il concerto The Liberation Project live a Ferrara | CoopsDay, con la partecipazione speciale di NDILEKA MANDELA, attivista sociale per i diritti umani e nipote di Nelson Mandela.
Ndileka Mandela sarà a Ferrara dall’8 al 10 luglio, per incontrare diverse realtà del territorio e prendere parte ad alcune iniziative aperte al pubblico.

Lunedì 8 luglio evento straordinario a Un Fiume di Musica
Palazzo Savonuzzi via Darsena 57

dalle 19,00 dibattito e presentazione di
The Liberation Project
con Ndileka Mandela nipote di Nelson Mandela
e gli artisti che faranno parte del Tour

a seguire cena e musica sul fiume con

Bluetime:
Ambra Bianchi flauto e voce
Nicola Morali tastiere
Roberto Poltronieri chitarra
Enrico Trevisani basso
Stefano Peretto batteria

Martedì 9 luglio ore 21,30 concerto
presso Consorzio Factory Grisù via Poledrelli 21

The Liberation Project
Phil Manzanera (Roxy Music)
Dan Chiorboli (Sudafrica)
Cisco Bellotti (ex Modena City Rumblers)
N’Faly Kouyatè (Peter Gabriel)
Roberto Formignani (The Bluesmen)
Kabelo Seleke (Sudafrica)
Lindi Ngonele (Sudafrica)
Peter Djamba (Sudafrica)
Tebogo Sedumedi (Sudafrica)

PROGRAMMA INIZIATIVE PUBBLICHE

Lunedì 8 LUGLIO ORE 19:00 – Wunderkammer
(via Darsena 57, Ferrara)
“COSA CI RENDE LIBERI”: LIBERAZIONE E DIRITTI UMANI.
Aperitivo e dibattito con gli artisti di The Liberation Project e con Ndileka Mandela.
A seguire cena e musica sul fiume con i Bluetime:
Ambra Bianchi flauto e voce
Nicola Morali tastiere
Roberto Poltronieri chitarra
Enrico Trevisani basso
Stefano Peretto batteria

ristorazione a cura di: Ristorante La Romantica

(Non serve prenotazione in anticipo)
ingresso libero

Martedì 9 LUGLIO ORE 21:30 – Consorzio Factory Grisù
(via Poledrelli 21, Ferrara)
CONCERTO The Liberation Project live a Ferrara | CoopsDay
Un collettivo internazionale di musicisti che si fa portatore di un messaggio di libertà, attraverso le canzoni che hanno ispirato e celebrato le lotte di liberazione in Sudafrica, in Italia, a Cuba.
Sul palco anche il musicista di origine ferrarese Dan Chiorboli, Phil Manzanera (Roxy Music & Pink Floyd), Cisco Bellotti (Modena City Ramblers), Roberto Formignani (The Bluesmen).
La data ferrarese è la prima tappa del tour europeo “Friendship and Solidarity”, prodotto da BPM Concerti.
INGRESSO LIBERO

Mercoledì 10 LUGLIO ORE 18:30 – Spazi verdi della Cooperativa Castello
(via Medini 24, Ferrara)
“CHI DIFENDE I DIFENSORI?”: DIALOGO SUI DIRITTI UMANI
CON NDILEKA MANDELA E DANIELE LUGLI del Movimento Nonviolento.
Nel corso del dibattito, verrà presentato il numero monografico sulla Rete In Difesa Di della rivista Azione nonviolenta.
Al termine del dibattito, cena sociale e musica nei giardini della Cooperativa Castello.
(La cena è aperta a tutti i cittadini. Ogni partecipante porterà qualcosa da mangiare e si unirà alla lunga tavolata allestita dai soci della cooperativa. Per ragioni organizzative, è richiesta conferma di partecipazione entro il 7 luglio: mail: intornoate.fe@gmail.com / telefono: Loredano 3440284342; Carlo 3420615929; Rita 3496132950)

www.legacoopestense.coop
Legacoop Estense

NDILEKA MANDELA
Ndileka Mandela è figlia di Thembekile Mandela, primo figlio di Nelson Mandela e della moglie Evelyn. Thembekile morì alla giovane età di 24 anni, quando Ndileka aveva solo 4 anni e Nelson Mandela era in carcere. Ndileka fu cresciuta dalla nonna Evelyn, donna forte dai solidi principi morali e cristiani, che incoraggiò la nipote a studiare, nella convinzione che l’educazione sia la più potente arma contro la povertà.
Infermiera professionista, Ndileka è stata a fianco del nonno negli ultimi anni di vita, assistendolo durante la sua malattia.
Nel 2014 ha dato vita alla Fondazione Thembekile Mandela, attraverso cui porta avanti battaglie sociali in difesa dei più deboli, con particolare attenzione ai temi della violenza contro le donne e dell’educazione dei giovani.

«È una mia responsabilità, come nipote più grande di Nelson Mandela, utilizzare l’enorme privilegio del nome che porto per contrastare il razzismo, la violenza contro le donne e i bambini, la violazione dei diritti umani, in ogni momento e luogo in cui mi è possibile» – Ndileka Mandela

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE
L’International Day of Cooperatives è una celebrazione annuale che ricorre dal 1923 il primo sabato di luglio, su iniziativa dell’ International Co-operative Alliance (ICA). A partire dal 1995, anche l’ONU celebra il #CoopsDay. La finalità della Giornata è di promuovere la conoscenza del movimento cooperativo, evidenziando inoltre come le cooperative contribuiscano al raggiungimento dei principali obiettivi di crescita sostenibile e inclusiva posti dall’ONU. Ogni anno viene individuato un tema a cui dedicare la giornata e, per il 2019, si è scelto COOPS 4 DECENT WORK, ovvero “le cooperative per un lavoro dignitoso”: le cooperative sono infatti imprese che mettono le persone al centro dell’azione economica; sono democraticamente controllate e danno priorità, nel luogo di lavoro, alla crescita umana e alla giustizia sociale.
www.ica.coop

Le iniziative sono organizzate da Legacoop Estense, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e delle Ambasciate del Sudafrica e di Cuba, e con il sostegno delle cooperative ferraresi: Coop Alleanza 3.0, CIDAS – Cooperativa Sociale, Assicoop Modena&Ferrara, Copma, Coopser, Coop Reno, Copego, CPR System, Castello Società Cooperativa Edificatrice a r.l., Coop Giulio Bellini, Consorzio Esperienza Energia, La Città Verde cooperativa sociale, Le pagine cooperativa sociale a r.l..
Partner Tecnici: Consorzio Factory Grisù, Wunderkammer, Aidél, Alpaca, Doc Servizi Ferrara, Librerie.coop, AltraQualità, Hangar Birrerie, Associazione Cittadini del Mondo Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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