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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Conosciamoci, condividiamo e cooperiamo… genitori insieme per costruire l’auto mutuo aiuto”. Questo il titolo del progetto, promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Comacchio, rivolto ai genitori con figli disabili e oggetto di uno specifico incontro, tenutosi a Palazzo Bellini. Presenti una quindicina di famiglie del territorio comacchiese, accolte dal Dirigente del Comune Roberto Cantagalli, dalla Funzionaria Patrizia Buzzi e dalla dott.ssa Carla Carli della cooperativa sociale Girogirotondo.
Scopo del progetto è quello di favorire la costituzione di un gruppo di auto mutuo aiuto (AMA) per genitori di figli con disabilità che possa fungere da valido supporto sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista operativo con la possibilità di acquisire informazioni utili su come affrontare problemi comuni e condividere soluzioni apprese con l’esperienza diretta. Insomma, ciò che si vuole creare è un piccolo sistema sociale fatto di una rete di famiglie solidali tra loro.
Per facilitare la costituzione del gruppo, la conoscenza, la condivisione e il necessario clima di fiducia, l’Amministrazione Comunale, ha deciso di attivare una serie di laboratori specifici, il primo dei quali partirà già a marzo, nei quali saranno affrontati i temi riguardanti le dinamiche e regole del gruppo, ma ci sarà spazio anche per laboratori di introduzione alla musica per genitori e figli e di cucina. Inoltre, si cercherà di incoraggiare la conoscenza attiva anche attraverso la condivisione di idee, pensieri, ansie, preoccupazioni, sogni e risorse attraverso l’uso di tecniche espressive adeguate. Il Comune, che avrà un ruolo soprattutto di supporto organizzativo e di regia dell’esperienza, metterà, infatti, a disposizione del gruppo anche un mediatore qualificato.
Questa esperienza di supporto alle famiglie, non è la prima per l’Amministrazione Comunale di Comacchio, che ogni anno investe molte risorse nell’ambito del servizio di sostegno ai bambini e ragazzi con bisogni particolari in ambito scolastico ed extra-scolastico al fine di favorirne una piena integrazione sociale. Attività, queste, coadiuvate anche dal laboratorio protetto “Dune di Sabbia” che con la collaborazione della cooperativa Girogirotondo ospita circa una ventina di adulti disabili e rappresenta un punto di riferimento importante sia per i ragazzi e che per le loro famiglie.
“E’ veramente lodevole che questa iniziativa parta dalle Istituzioni, che si mostrano sensibili e aperte ad una necessità di cui nel nostro territorio si sentiva già da tempo il bisogno- spiega un delle mamme intervenute all’incontro a Palazzo Bellini – Un’associazione di auto mutuo aiuto è un gruppo accogliente in cui puoi condividere la tua esperienza e ascoltare quella degli altri. Mi rivolgo, quindi, a tutti i familiari che molto spesso vivono in solitudine problemi pesanti come macigni: approfittiamo di questa occasione per uscire allo scoperto e soprattutto per far conoscere alla comunità del nostro territorio le nostre problematiche”.
Per aderire all’iniziativa del gruppo di auto mutuo aiuto è possibile contattare gli uffici comunali al numero 0533-318702 o all’indirizzo e-mail pubblicaistruzione@comune.comacchio.fe.it. Il Comune di Comacchio provvederà, comunque, ad inviare per posta alle famiglie il programma completo degli incontri.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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