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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Un Mare in Fiore, un weekend dedicato alla bellezza dei fiori e della natura torna per la sua ottava edizione.

Una quindicina gli espositori (dalla Sicilia al Veneto) che si darranno battaglia a colpi – dal 9 al 10 maggio – di green design al Lido degli Estensi, lungo Viale Carducci e Viale delle Querce proponendo gli allestimenti floreali più belli in una lunga passerella Verde con giardini dimostrativi, ambientazioni e installazioni dedicate all’outdoor.
In contemporaneo all’esposizione vivaistica verrà organizzata la 1a estemporanea di pittura e arti grafiche, dal tema “Comacchio tra fiori e storia” dove gli artisti sono chiamati ad esprimersi liberamente interpretando angoli del centro cittadino o della costa inserendoli nel contesto della manifestazione.
Infine verranno nel corso del weekend organizzati in collaborazione col Parco del Delta e dei vivaisti dei laboratori didattici gratuiti tramite i quali si darà l’opportunità ai partecipanti di imparare e/o perfezionare le tecniche sia manuali che di conoscenza inerenti una serie di argomenti attinenti il mondo dei fiori e delle piante.

“Lo scopo di Un Mare in Fiore – spiega Sauro Fioravanti, vicepresidente del Consorzio promotore “Lido degli Estensi” – è quello di attrarre flussi turistici significativi sulla nostra costa e di destagionalizzare il più possibile con eventi e manifestazioni che risultino intreressanti”.
La partenza della manifestazioni – con il patrocinio del Comune di Comacchio ed il supporto della Federalberghi Confcommercio – sarà per le ore 10,00 di sabato 9 cui seguirà una fittissima serie di eventi e manifestazioni collaterali con musica, esibizioni di lirica, e poi ancora zumba, ginnastica artistica, laboratori per i più piccini (a cura del Parco del Delta) e poi arte con Comacchio tra fiori e storia: ad individuare i primi tre artisti classificati interverrà una giuria tecnica presieduta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi nel pomeriggio di domenica.
Soddisfatto dell’iniziativa Roberto Ferroni, rappresentante di Federalberghi nella città dei Trepponti: “Questo evento si inserisce in un piano più ampio di valorizzazione e promozione della vacanza in Hotel sulla nostra riviera in collaborazione con Ascom Confcommercio e Consorzio Lido degli Estensi, spingendo in particolare i soggiorni per giovani e famiglie”
In particolare i settori merceologici rappresentati saranno:VERDE e GIARDINO: piante e fiori per esterno ed interno, prodotti e servizi per il verde, architettura, progettazione, realizzazione e manutenzione del giardino; ARREDAMENTO: complementi d’arredo, grill, barbecue, caminetti e articoli ed accessori per esterni;ATTREZZATURE: sistemi per la cura e la manutenzione del verde, illuminazione, pavimentazioni e rivestimenti per esterno, coperture, piscine, soluzioni eco-sostenibili per l’esterno.
La conclusione è affidata alle parole di Gianfranco Vitali, presidente Ascom Comacchio: “L’evento, positivo, si inserisce in un caldendario che tende ad alimentare i flussi turistici nei week end di bassa stagione e questo comunque è nella strategia che da sempre sosteniamo per allungare il più possibile la stagione balneare.
E’ un opportunità inoltre per i proprietari delle seconde case per aprire le proprie residenze estive un primo week end al mare”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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