Skip to main content

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una “casa” per le imprese del Terziario (e non solo) di Ferrara e Provincia: è stata presentata stamani (14 gennaio) la seconda sede di Ascom Confcommercio a Ferrara situata in via Bologna al civico 172 lungo l’asse sud della città. Al Taglio del nastro era presente Marcella Zappaterra consigliere regionale mentre per il Comune di Ferrara è intervenuto l’assessore Roberto Serra.
Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara commenta “Non c’è modo migliore e più concreto per festeggiare i 70 anni di Ascom Confcommercio Ferrara a fianco delle imprese (1946/2016) che aprendo una seconda sede. Uffici che si uniscono a quelli storici già esistenti di Confcommercio in via Baruffaldi a due passi dal Castello Estense nel cuore storico di Ferrara. Un modo per far sentire la nostra fattiva presenza a fianco delle imprese”. Dal canto suo Davide Urban, direttore generale di Ascom prosegue: “La seconda sede di Ascom sorge in una zona ricca di uffici, attività di piccole e medie dimensioni fittamente popolata e può necessitare dei nostri servizi tradizionali che di quelli più innovativi. L’apertura in via Bologna vede siglare inoltre uno specifico ed esclusivo accordo, che avrà una validità per l’intera provincia, tra la nostra Associazione – prosegue Urban – e Confabitare, Una convenzione che permetterà di mettere in sinergia le reciproche competenze in tema di lavoro, fiscale, immobiliare, diritto condominiale e tributario solo per citarne alcuni offrendo così un ventaglio di prestazioni che coprono ogni esigenza per gli associati tradizionali e nuovi “. Al taglio del nastro è intervenuto Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, con al suo fianco Bruno Verdi referente ferrarese della stessa associazione, che spiega: “Credo molto nella sinergia di questo accordo – considera Zanni – in questa maniera saremo in grado di potenziare e sviluppare reciprocamente i servizi da offrire ai nostri associati con prodotti sempre più mirati, efficaci e completi”.
Lavorare in sinergia: “Credo che questo sia il modello vincente – commenta con soddisfazione la consigliere regionale Marcella Zappaterra – e questo lavorare in modo unito sui servizi è davvero la modalità per far crescere le aziende esistenti e svilupparne nuove”
“Un’inaugurazione che è il concreto segnale di una fiducia nella ripresa come ha spiegato l’assessore comunale al Commercio Roberto Serra : “I nuovi uffici che oggi si inaugurano sono un’ ulteriore conferma dell’ impegno e dell’ attenzione di Ascom nei riguardi delle aziende ferraresi. La presenza più radicata anche in via Bologna da parte dell’associazione e’ una scommessa già vinta per tutti. Confcommercio va ancor più incontro ai propri associati contribuendo fattivamente allo sviluppo dell’ imprenditoria”.
Contestualmente è stata presentata una secondo convenzione di Ascom con lo Studio Vega Gestioni, di Chiara Galuppi ( azienda situata anch’essa in via Bologna) società leader a Ferrara nella gestioni immobiliari e condominiali (oltre un’ottantina le realtà abitative seguite) e che mette in fila anche in questo caso servizi ed opportunità offerte dalle due realtà. All’appuntamento sono intervenuti anche Paolo Travagli e Michele Ferioli per Unogas, già partner commerciale di Ascom dall’estate scorsa, per presentare le loro proposte in termini di energia elettrica e gas per aziende, condomini e privati.
Confabitare è nata a Bologna nel novembre 2009 e “riunisce tutti coloro che vogliono che venga tutelato il diritto di proprietà nella piena valorizzazione della funzione sociale che a questa viene attribuita. L’associazione vuole non solo offrire una serie di servizi ai propri associati, legati alla gestione della proprietà immobiliare, garantendo un ‘assistenza in materia legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale ed, in generale, in ogni ambito ove risulti coinvolto il diritto di proprietà immobiliare, ma vuole soprattutto essere il riferimento e l’interlocutore principale nei confronti delle Autorità e delle Istituzioni, per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della casa e dell’abitare” tratto dal sito confabitare.it.

tag:

ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it