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Da: Ufficio Stampa FerraraOff 

 

Ultimo appuntamento con Estate sul Baluardo, la rassegna organizzata da Ferrara Off in collaborazione con Ultimo Baluardo e Scuola di musica Musi Jam, patrocinata dal Comune di Ferrara. Per chiudere questa piccola stagione estiva non poteva mancare una restituzione di quella che sarà la nuova produzione di Ferrara Off: mercoledì 12 agosto, alle ore 21 va in scena ‘Rischiotutto’ ideazione e regia Giulio Costa, con Antonio Anzilotti De Nitto e Gloria Giacopini.
Per sconfiggere tutte le paure, non c’è niente di meglio che accettare i rischi e affrontarli con coraggio. L’idea di parlare di rischio deriva dal lungo periodo di paura che abbiamo tutti affrontato e che continuiamo ad affrontare nell’incertezza di come le cose si rimetteranno a posto. Un po’ come per la rassegna in sé – Estate sul Baluardo – che ha visto tre realtà vicine mettersi insieme per sfidare la sorte e tornare a condividere col pubblico le loro attività – così regista e attori si sono uniti per creare un antidoto all’isolamento mettendosi in gioco già a partire dalle prove. In questi giorni estivi si son quindi trovati a sperimentare in sala prove Gloria Giacopini – attrice modenese ose sono richiesti la prenotazione ed il pagamento online tramite il sito www.ferraraoff.it/estate-sul-baluardo .
Ingresso: 12 euro non soci, 10 euro soci Ferrara Off, 8 euro Under30 e 5 pite a Estate sul Baluardo con ‘Signorina, lei è un maschio o una femmina?’ e nella annuale stagione con la lettura a puntate di ‘Piccole Donne’ di Louisa May Alcott, e Antonio Anzilotti De Nitto, in scena con ‘Radici’ lo scorso lunedì 3 agosto, che insieme alla Giacopini e ad altre due attrici è parte del cast di ‘Futuro Anteriore’ di cui Giulio Costa cura la regia. Un gruppo già affiatato quindi che in ‘Rischiotutto’ metterà in scena una serata fuori dal comune, in bilico tra il varietà, l’improvvisazione, il divertissement, il gioco; il miglior antidoto a qualsiasi virus, in primis a quello della ‘normalità’. Un susseguirsi di rischi e reazioni per mettere in scena tanti linguaggi scenici che rappresentino il presente.
Estate sul Baluardo si conclude con la partecipazione di un pubblico che ancora una volta, nonostante le difficoltà della riapertura, ha dimostrato alle realtà culturali ospiti del Centro Slavich tutto il suo affetto.
Lo spettacolo si terrà sul palco all’aperto nel giardino retrostante Ferrara Off (Viale Alfonso I d’Este 13). Per rispettare le misure di prevenzione da contagio i posti sono limitati euro Under18/studenti universitari.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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