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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

100 le sedi collegate in tutta Italia, 8 in Emilia Romagna, per un confronto sui nuovi trend della vendita di prossimità, tra innovazione tecnologica e digitalizzazione.
A Ferrara l’iniziativa è realizzata in sinergia con Ascom Confcommercio

Mercoledì 10 ottobre gli scenari e le trasformazioni in atto nel settore del commercio al dettaglio saranno approfonditi e dibattuti con relatori d’eccezione durante il quinto UniCredit Talk, penultimo appuntamento del 2018 del ciclo di incontri formativi ideati da UniCredit per un confronto tra esperti e imprenditori sulle sfide strategiche e sui trend in atto in diversi ambiti dell’economia italiana.
A gennaio 2018, secondo la ricerca Digital in Italia di Hootsuite, l’Italia è una delle nazioni che più cresce nell’adozione del digitale, con una penetrazione di Internet e del mobile rispettivamente al 73% (+10% rispetto al 2017) e all’83%. Cresce soprattutto la percentuale di utenti attivi sui social media dai dispositivi mobili, che hanno superato nel 2018 i 30 milioni (51%), crescendo di 2 milioni nell’arco dell’ultimo anno. In un simile scenario, il mondo della vendita offline si sta evolvendo in una ibridazione sempre più marcata con l’online:innovazione e digitalizzazione continuano a modificare il terreno su cui si gioca la competitività dei commercianti, incidendo suiloro modelli di offerta.
Di questo si parlerà a partire dalle 16.30, presso l’UniCredit Tower di Milano e in altre 100 sedi collegate in streaming da tutta Italia. Oltre 2mila retailer, clienti di UniCredit e non, sono attesi per la partecipazione, con possibilità di iscriversi sul sito: https://education.unicredit.it/it.html
Saranno otto le sedi collegate in Emilia Romagna. A Ferrara l’iniziativa è realizzata in sinergia con Ascom Confcommercio che ospita l’evento presso la propria sede in via Baruffaldi, 14/18 (sala conferenze, primo piano, a partire dalle ore 16.00)
“Per noi continua questa importante tradizione di collaborazione su temi di stringente attualità con una realtà bancaria leader come UniCredit – spiega il presidente provinciale di Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – con una doppia valenza da un lato fornire momenti di riflessione su una prospettiva ampia e di qualità permettendo analisi e soluzioni sempre più innovative; dall’altro rafforzare il dialogo puntuale a fianco dei nostri soci con iniziative di spessore che sono di informazione e formazione assieme”
Sul palco dell’UniCredit Tower di Milano interverranno Roberto Liscia,Presidente Consorzio Netcomm, con un’analisi sull’evoluzione dei comportamenti di consumo dei clienti e sui conseguenti impatti sui modelli di offerta dei commercianti; Davide Cavalieri, Amministratore Delegato Cavalieri Retailing, che analizzerà il processo di vendita ottimale per intercettare nuovi e “vecchi consumatori” e Massimo Giordani, Amministratore Delegato Time&Mind, con una riflessione su come media digitali, social network e piattaforme di e-commerce possano impattare efficacemente sulla comunicazione e sul proximity marketing. Per UniCredit, Remo Taricani, Head of Retail Sales & Marketing e Massimo C. Macchitella, Head of Small Business& Financing Products, illustreranno il supporto dell’istituto di credito alla competitività della vendita di prossimità e per sostenere la crescita dei retailer. L’UniCredit Talk sarà moderato da Barbara Gasperini, giornalista, blogger e conduttrice televisiva impegnata nella divulgazione di una cultura della digital transformation, specializzata in tematiche inerenti l’innovazione tecnologica e digitale italiana.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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