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da: ufficio comunicazione eventi Unife

Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, Benessere Organizzativo, Studenti e Disabilità, ha partecipato in rappresentanza dell’Università di Ferrara alla cerimonia ufficiale di presentazione della Campagna Internazionale HeForShe, tenutasi oggi martedì 15 dicembre alle ore 10.30 presso il Senato della Repubblica.
Alla stessa erano presenti i più alti rappresentanti delle cariche istituzionali italiane, fra gli altri: il Presidente del Senato, On. Pietro Grasso, la Presidente della Camera, On. Laura Boldrini, la Vice-Presidente del Sentato, On. Valeria Fedeli.
Spiega Fioravanti: “La Campagna HeForShe si propone di sensibilizzare uomini e ragazzi rispetto al tema della parità di genere coinvolgendoli attivamente nel percorso verso un mondo più paritario. In tal senso, Unife ha aderito subito alla Campagna italiana e sta partecipando attivamente al progetto #HeForShe IMPACT 10x10x10 – Progetto Università Italia. Per questo nostro impegno, siamo stati invitati a presenziare a questo importante avvenimento”
“Ritengo che la collaborazione delle realtà accademiche– chiosa Fioravanti – sia fondamentale per raggiungere questo obiettivo globale, per la rimozione degli ostacoli sociali e culturali che impediscono alle donne e alle ragazze di manifestare pienamente il loro potenziale”.
HeForShe è una campagna mondiale volta a sensibilizzare uomini e ragazzi affinché anch’essi contribuiscano in maniera attiva alla rimozione degli ostacoli sociali e culturali che impediscono alle donne e alle ragazze di manifestare pienamente il loro potenziale. Raggiungere l’obiettivo della parità di genere richiede, dunque, un approccio inclusivo, capace di riconoscere il ruolo cruciale che uomini e ragazzi possono e devono svolgere per promuovere i diritti delle donne. HeForShe invita, quindi, uomini e ragazzi a contribuire attivamente ai progressi compiuti grazie alla mobilizzazione delle donne, riconoscendole come figure paritarie e contribuendo attivamente a promuovere il concetto di parità di genere. Da quando la campagna è stata lanciata dalla Direttrice Esecutiva di UN Women, Phumzile Mlambo-Ngcuka, da Sua Eccellenza Sam Kahamba Kutesa, Presidente della 69esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dal Segretario Generale della Nazioni Unite Ban Ki-moon e dall’Ambasciatrice di buona volontà Emma Watson, centinaia di migliaia di uomini nel mondo intero, compresi capi di stato, imprenditori e “luminari globali” si sono impegnati a sostenere la parità di genere. Durante gli ultimi quattro mesi, la campagna HeForShe ha raggiunto ogni angolo del pianeta, ad esempio 1,2 miliardi di conversazioni sui social network hanno promosso quest’iniziativa. L’ambizione di questa campagna è però molto più grande: essa vuole mobilizzare e coinvolgere un miliardo di uomini affinché supportino attivamente l’empowerment di donne e ragazze, iniziando dalla semplice adozione dei principi di HeForShe e mettendoli in pratica. Coloro che parteciperanno contribuiranno, dunque, ad un profondo cambiamento sociale. Le loro storie saranno raccolte, così da poter ispirare altri uomini a partecipare a questo processo.
IMPACT 10x10x10. Per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo, HeForShe sta promuovendo il progetto IMPACT 10x10x10, che si impegna a mobilizzare gli uomini e i ragazzi in tre settori chiave: l’Università, l’amministrazione e il settore privato. Il primo passo del progetto IMPACT 10x10x10 si conclude nel 2015, con l’impegno formale di 10 capi di stato, di 10 amministratori delegati di imprese e 10 Rettori Universitari. Ognuno di questi gruppi cercherà di individuare l’approccio più appropriato per sconfiggere la disuguaglianza di genere nel loro specifico settore.
UN Women – Comitato Nazionale Italia ha attivamente aderito a quest’iniziativa invitando le Università e le imprese italiane ad aderire alla campagna. Saranno presto pubblicati i 10 attori pionieri che si uniranno a UN Women – Comitato Nazionale Italia per portare avanti questo ambizioso progetto.
info@unwomen.it
www.heforshe.org

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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