Skip to main content

Da Unife

Accreditamento: Anvur promuove l’ateneo di Ferrara

L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), responsabile per conto del MIUR del processo di accreditamento dei Corsi di Studio e delle Sedi universitarie, ha promosso a pieni voti l’Ateneo di Ferrara, riconoscendone “la qualità della didattica, della ricerca scientifica e dei servizi offerti agli studenti”. Al momento, dei sedici atenei già esaminati dall’ANVUR, solo sei hanno superato l’esame a pieni voti.
Non uno dei 185 indicatori utilizzati per fotografare la situazione di UNIFE ha ricevuto una “condizione” (ossia una valutazione negativa) da parte della Commissione di Esperti Valutatori, in visita presso l’Ateneo dal 7 all’11 novembre 2016 (è bene rammentare che votazioni insufficienti da parte dell’ANVUR possono tradursi, nei casi più gravi, nella soppressione di un Corso di Studio –come successo in altre Università– o persino nella stessa chiusura dell’Ateneo).
Nella valutazione della “macchina” e della governance di UNIFE, per il 92,7% degli indicatori il giudizio è stato soddisfacente, con l’indicazione di una best-practice a livello nazionale, e per il restante 7,2% sono state formulate solo “raccomandazioni” che non inficiano la solidità complessiva del sistema interno di Assicurazione della Qualità. Sono inoltre stati accreditati tutti i Corsi di Studio ferraresi selezionati per l’esame a campione: Architettura, Economia, Farmacia, Informatica, Ingegneria elettronica e informatica, Lingue e letterature straniere, Medicina e chirurgia, Scienze biologiche e Scienze e tecnologie della comunicazione.
La valutazione non si è limitata all’Assicurazione della Qualità della didattica e ai Corsi di Studio, ma ha riguardato anche la ricerca. I due Dipartimenti sotto la lente dell’ANVUR hanno fornito una prova lusinghiera: per Ingegneria è stata confermata “la buona impostazione gestionale in tema di Assicurazione della Qualità della ricerca, come già attestato dagli esiti disponibili dell’ultima VQR [ndr: Valutazione Qualità della Ricerca anni 2004-2010] che hanno messo in evidenza ottimi risultati a livello regionale e nazionale”, mentre per Studi Umanistici è stato sottolineato il valore di una ricerca caratterizzata da “innovatività e internazionalizzazione, ma anche da un produttivo legame con il territorio e le realtà locali”.
In definitiva, sono molteplici i punti di forza di UNIFE che emergono dalla relazione finale dell’ANVUR: dalle chiare linee strategiche definite dagli organi di governo nell’ambito del Piano Strategico 2016-2017/2019 all’eccellente attività che hanno svolto i principali organismi incaricati di gestire l’Assicurazione della Qualità, e cioè il Presidio della Qualità, il Nucleo di Valutazione e il Consiglio della Ricerca. Sul fronte della didattica è stata poi elogiata la buona capacità di attrarre studenti da altre provincie e regioni, oltre alla presenza di una rete coordinata di Manager Didattici, operante sui Corsi di Studio, “in grado di controllare in maniera eccellente i processi di Assicurazione della Qualità e disseminare la cultura per la qualità tra i vari soggetti coinvolti”. Infine, ed è questo forse l’elemento più gratificante, è stato lodato il “forte senso di appartenenza di tutte le componenti incontrate sia a livello centrale che di singoli CdS”. A dimostrazione del fatto che questo successo appartiene all’intera comunità di UNIFE: corpo docente, personale tecnico-amministrativo e componente studentesca.

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it