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Da: Unione Degli Universitari di Ferrara.

Le ulteriori misure straordinarie prese dalla Regione Emilia – Romagna e riguardanti il Diritto allo Studio Universitario continuano a non essere sufficienti per rispondere alla crisi che la popolazione studentesca sta vivendo in tale momento storico.

Come basi territoriali di Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Forlì del Sindacato Studentesco Nazionale dell’Unione degli Universitari (UDU) riteniamo che le misure attualmente prese dalla Regione non rispondano ancora alle necessità della popolazione studentesca. Riteniamo, infatti, che le nuove norme per gli studenti e le studentesse beneficiari di una borsa di studio vadano ulteriormente a ledere la loro condizione poiché risulta impensabile, allo stato delle cose attuale, che possano essere pensate delle riduzioni delle borse di studio – dovute al passaggio dello studente dallo status di “fuori sede” allo status di “in sede” – per coloro che hanno disdetto l’affitto di un privato o che non stanno più usufruendo del servizio della residenza universitaria.
Ancora una volta, la Regione non sta prendendo in considerazione il fatto che, in un momento come questo, le difficoltà socioeconomiche delle famiglie sono in crescita e dei tagli alla borsa di studio non farebbero altro che rendere più complesso il riuscire a portare avanti il percorso accademico per coloro che già permanevano in situazioni economiche precarie.

Un altro punto che vogliamo sottolineare è che ancora non sono state prese iniziative volte ad aiutare gli studenti e le studentesse fuorisede che al momento stanno continuando a pagare un affitto senza però usufruire del servizio. Chiediamo, ancora una volta, che venga creato un fondo regionale volto ad aiutare coloro i quali versano in questa condizione.

Ultimo punto fondamentale che ancora non è stato trattato dalla Regione Emilia – Romagna è quello inerente alla questione dei trasporti. Una numerosa fetta di popolazione studentesca ha infatti pagato un abbonamento per i mezzi pubblici del quale al momento non può usufruire. Chiediamo, pertanto, che venga garantita a livello regionale la sospensione ed il congelamento degli abbonamenti dei treni e degli autobus.

Nonostante le Università dell’Emilia-Romagna si siano organizzate per riuscire a portare avanti la didattica, non possiamo ignorare il fatto che, al momento, ci troviamo in una situazione straordinaria che mette ulteriormente a rischio studenti, studentesse e famiglie. Per tali ragioni è essenziale che la Regione, insieme all’Ente Regionale per il Diritto allo Studio, mettano in atto delle manovre volte ad aiutare realmente coloro che al momento si trovano in una situazione di svantaggio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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