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Da Organizzatori

Per una serata all’insegna dello sport e della curiosità, Uisp Ferrara invita i ragazzi che abitualmente frequentano la piazza a partecipare al primo percorso di urban trekking organizzato all’interno del centro storico estense, una proposta insolita e sorprendente per scoprire cosa si nasconde dietro le facciate dei palazzi più antichi e famosi, capace di unire il divertimento dell’esplorazione all’entusiasmo dell’attività sportiva.

L’iniziativa arricchisce il già fitto calendario di Movida On, il progetto organizzato da Promeco per coinvolgere i giovani che abitualmente si incontrano di fronte al Duomo, che mercoledì 25 ottobre giunge al quinto appuntamento. Chi vorrà partecipare al percorso – gratuito e senza prenotazioni – dovrà semplicemente trovarsi alle 21 sarà sotto il Volto del Cavallo.

Alle 21.30 in piazza Municipale comincerà il concerto di Enrico Cipollini, allestito grazie al supporto della sala prove Sonika. Enrico è un cantautore di ispirazione country, blues e folk che – dopo aver suonato la chitarra e composto canzoni con numerosi gruppi, come gli Underground Railroad, i Free Jam e i Violassenzio – ha intrapreso un emozionante progetto solista in acustico. Negli ultimi anni ha raccolto numerosi riconoscimenti e inviti a festival nazionali e internazionali. Nel 2015, oltre a vincere a Bologna il concorso della Music Academy, ha suonato a Londra al prestigioso The Bedford e nelle sale di The Alley Cat. A novembre dello stesso anno è stato invitato a Cagliari al Karel Music Expo.
Il suo primo album, “Stubborn Will”, è stato realizzato nel luglio 2016, distribuito in Italia da Ird e in America da Melodic Revolution Records. Le sue canzoni sono state scelte per accompagnare ed aprire le esibizioni di numerosi artisti come i Pulp Dogs, Paolo Bonfatti, le cantautrici americane Laura Crisci e Mary Cutrufello, la band statunitense Hollis Brown, il bluesman inglese Jack Broadbent.

Sempre alle 21.30, in piazza Savonarola, esattamente sotto la statua, chi preferisce il teatro avrà l’occasione di apprezzare la lettura ad alta voce delle satire di Ariosto, organizzata da Ferrara Off e condotta dall’attore Giulio Costa. Lo spettacolo sarà introdotto da Monica Pavani e si concluderà con la riflessione aperta dei ragazzi di Occhio ai Media, italiani di seconda generazione, impegnati da anni nella costruzione di un dibattito positivo sul tema dell’immigrazione e dell’identità. I loro interventi comprenderanno approfondimenti e spunti per stimolare la discussione che riguarderà l’innamoramento e il matrimonio, il confronto tra la donna e l’uomo ideale e la realtà delle relazioni.

Lo stesso argomento sarà al centro delle interviste condotte tra i frequentatori di piazza Trento e Trieste dalla redazione under30 di Web Radio Giardino, format che ha inaugurato la prima trasmissione giovedì scorso e che trasmetterà ogni venerdì alle 19 un programma dedicato al progetto, intitolato Movida On Air.

Movida On è un progetto sperimentale che comprende, oltre alle sette date fissate per l’autunno 2017, altrettanti appuntamenti che verranno organizzati nella primavera 2018. Le associazioni che hanno già confermato la loro disponibilità a collaborare sono: Ferrara Off, Gruppo del Tasso, Ilturco, Uisp, Ultimo Baluardo, Web Radio Giardino. Le associazioni interessate a proporre attività all’interno del calendario primaverile possono rivolgersi a promeco@comune.fe.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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