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da: organizzatori

A tre anni dall’apprezzato disco d’esordio e dopo la partecipazione al progetto ‘Decameron’ con illustri nomi del prog-rock, la band ferrarese sforna un secondo album registrato in analogico con Mike 3rd. Presentazione dal vivo il 23 ottobre. Hypnophonia: il ritorno dei Marchesi Scamorza! Marchesi Scamorza – Hypnophonia (Maracash Records), distribuzione Self, 5 brani per 42.54 minuti. Il concerto sarà venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 21.30 presso il Teatro del Centro Sociale il Quadrifoglio, viale G. Savonuzzi 54 Pontelagoscuro (Fe). Ingresso 2 €, bar all’interno, parcheggio libero.

“Hypnophonia significa un’unione tra la psiche e il suono, è un titolo molto d’impatto e secondo noi perfetto per la musica contenuta nel disco. La sposa del tempo era il disco d’esordio, come tale conteneva pregi e difetti. In Hypnophonia è più evidente il cammino stilistico che abbiamo intrapreso, e abbiamo pensato attentamente ad ogni suo aspetto, dalla composizione all’arrangiamento, dalla scaletta al booklet. Hypnophonia è un disco nettamente più maturo e secondo noi è molto equilibrato e coinvolgente”. Sono emozionati e decisi i Marchesi Scamorza, la giovane rock band ferrarese ai nastri di partenza con Hypnophonia: dopo gli apprezzamenti raccolti per il debutto La sposa del tempo, il quintetto è pronto a un nuovo viaggio, questa volta con il coinvolgimento di Maracash Records, una delle più attive etichette in campo progressive.
Nati nel 2009 e passati dalla palestra delle cover alla ricerca della propria personalità, i Marchesi Scamorza sono un quintetto di giovani musicisti assai diversi per provenienza, gusti e preferenze: il segreto del prog-rock elaborato dalla band sta proprio in queste differenze di fondo, amalgamate in una visione del progressive fresca e accattivante. Nel 2012 debuttano con La sposa del tempo, nel 2013 vengono coinvolti da Colossus nell’album collettivo Decameron in compagnia di nomi come Karda Estra, Latte e Miele, Unitopia e molti altri, nel 2014 entrano nei Prosdocimi Recording per lavorare al nuovo disco, ovviamente in puro stile analogico. “Registrare al Prosdocimi è stato bellissimo e davvero interessante. Per incidere su nastro ci vuole molta concentrazione ma ci abbiamo messo poco ad ambientarci. Registrare in analogico è estremamente affascinante, il disco ne ha giovato con una definizione sonora di alto livello. La produzione di Mike 3rd è stata perfetta per trasportare su nastro la nostra musica, e siamo tornati da lui per registrare il brano per la terza parte della raccolta sul Decameron”.
Registrato, mixato e prodotto da Mike 3rd, masterizzato da Ronan Chris Murphy ai Veneto West di Los Angeles, Hypnophonia contiene cinque brani che rilanciano una grande e affettuosa passione per la scuola progressive all’italiana, dalla PFM al Banco, dalle Orme alla Locanda Delle Fate. Il cammino e La via del sognatore sono le prime due concept-suite realizzate dai Marchesi, sempre più convincenti nell’unire grinta e melodia, atmosfere sognanti e potenti spinte rock. Hypnophonia sarà presentato dal vivo in concerto venerdì 23 ottobre 2015 al Teatro Sociale di Pontelagoscuro (Fe), in compagnia di Mike 3rd.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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