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da: organizzatori

Venerdì 4 Dicembre 2015 ore 21,00 saliranno sul palco i Floyd Machine per il Concerto di Raccolta fondi per l´ANT, Fondazione per la Prevenzione ed il sostegno ai tumori, presso il Teatro Comunale De Micheli di Copparo.
I Floyd Machine, in attività da quindici anni su tutto il territorio nazionale riproporranno un grande
spettacolo completo di effetti audio, maxiproiezioni sullo schermo circolare, effetti luci, fuochi pirotecnici ed ovviamente esecuzioni musicali e vocali il più simili alle originali.
Appuntamento da non perdere per chi vorrà tuffarsi nelle dimensioni e nelle sonorità dei Pink Floyd dei maggiori successi, da “Dark side of the moon” a “The Wall” e “Division Bell” senza dimenticare “Wish you were here” e “Animals”.
La passione che unisce il gruppo è il motore inesauribile di un progetto in continua espansione che ha fatto e farà sognare tanti nostalgici amanti della musica immortale che ha dipinto un’epoca indimenticabile.
Concerto benefico per l´ANT dei Floyd Machine che per la prima volta faranno tappa a Copparo all´interno dell´accogliente e storico Teatro Comunale De Micheli, situato nel Centro Storico della Città, evento di punta della Stagione Teatrale del De Micheli 2015-2016.
Evento organizzato da Prisma Melody Soc.Coop., Patrocinato dal Comune di Copparo con la collaborazione del Teatro Comunale De Micheli e della Fondazione ANT.
www.teatrodemicheli.it
www.ant.it
LUOGO
Teatro Comunale de Micheli Copparo. –
Piazza del popolo 11/A, Copparo (FE) –
tel. 0532 864580 –
biglietteria@teatrodemicheli.it
PREVENDITE ONLINE:
http://www.ticketland1000.com/cerca/cerca.asp?cosa=micheli&regione&localita&genere&selRicerca=5&invio=ok&INVIORICERCA.x=21&INVIORICERCA.y=9questo
INFO E PRENOTAZIONI:
Apertura biglietteria ore 20.30
I posti sono numerati; capienza sala limitata.
INFORMAZIONI DI SERVIZIO:
http://www.teatrodemicheli.it/nqcontent.cfm?a_id=4380
All´interno del locale servizi igienici, ingresso disabili e servizio bar.
Disponibile parcheggio libero nei pressi del Teatro
Facebook Pagina Ufficiale e Gruppo Pubblico
Canale Youtube FloydMachineITA

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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