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Da: Organizzatori
Ferrara, 10 maggio 2019 – Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia con all’attivo circa 300 iscritti, si è riunita in assemblea, ordinaria e straordinaria, sabato 4 maggio.
All’ordine del giorno la votazione del già annunciato progetto di Fusione con Federmanager Bologna – Ravenna e il relativo Protocollo d’intesa, che ha dato esito positivo e porterà alla nascita di un nuovo soggetto, Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna.
L’assenso degli iscritti ferraresi è stato portato oggi all’attenzione del direttivo di Bologna e Ravenna, che ha accolto la decisione con soddisfazione e dovrà ora convocare a sua volta un’Assemblea straordinaria che avrà all’ordine del giorno le opportune modifiche Statutarie per la governance della rinnovata Associazione che, oltre alla composizione degli Organi sociali, cambierà anche ragione sociale.
“L’unione con Bologna e Ravenna – spiega Giorgio Merlante, presidente Federmanager Ferrara – darà vita a una delle più consistenti presenze di Federmanager nel panorama nazionale con circa 3.000 iscritti all’attivo.
Pur continuando a considerare il presidio sul territorio un elemento irrinunciabile, con il mantenimento della sede e della segreteria di via Armari, Federmanager Ferrere ritiene importante fare sistema con istituzioni e associazioni di riferimento.
“In questo triennio – sottolinea Merlante, che è anche vice presidente di Federmanager Emilia Romagna – abbiamo assistito alla fusione delle realtà Confindustriali di Bologna, Modena e Ferrara nella nuova Confindustria Emilia. E’ chiaro che l’accorpamento per il nostro territorio traccia un nuovo percorso di crescita e innovazione. Lo scopo e lo sforzo effettuato ha avuto e ha l’obiettivo di allungare le filiere produttive sull’asse della via Emilia e con ciò facilitare le occasioni di lavoro e le sinergie che possono nascere di scambio fra differenti culture d’impresa.”
Per l’associazione la fusione rappresenta una straordinaria opportunità per far emergere le realtà imprenditoriali del ferrarese.
“E’ in quest’ottica – prosegue Merlante – che si ritiene necessario che il mondo istituzionale e politico debba supportare questa fase di sviluppo e collaborare con politiche attive per permettere l’accelerazione della crescita del nostro territorio, sfruttando azioni di integrazione e di sviluppo dell’economia imprenditoriale geograficamente contigue. Creare un progetto territoriale di medio-lungo periodo che coinvolga amministrazioni, enti, imprese (industriali e artigiane), privato sociale, sindacato, centri di ricerca, università, volontariato. In questo contesto mi sento di dire che è necessaria la creazione di una “regia” forte di sistema, capace di guidare, in modo coordinato, il processo di cambiamento dell’economia territoriale attraverso la selezione condivisa di progetti a valore strategico reali e il monitoraggio delle criticità che ne impediscano lo sviluppo. E Federmanager deve sedere a questo tavolo per poter portare il contributo di personale competente che possa contribuire effettivamente alla condivisione di progetti comuni di sviluppo ma non solo, anche all’individuazione di sinergie che possano trasformarsi in nuove idee imprenditoriali come start up, reti di imprese o consorzi che attraggano e coinvolgano sempre di più i giovani.”
Per Federmanager con Confindustria Emilia Ferrara accede ad un polo manifatturiero tra i più robusti d’Europa che consentirà alle imprese del territorio di restare sui mercati globali e di attrarre investimenti per tornare a crescere e a generare posti di lavoro stabili.
Con la fusione, conclude il presidente Merlante, “noi vogliamo aiutare questo processo sul territorio non solo perché questo avvenga, ma anche impegnandoci e mettendoci risorse competenti per accelerare la crescita.”
A livello operativo, si procederà alla messa in liquidazione di Federmanager Ferrara e conseguentemente all’integrazione degli iscritti nella nuova costituenda Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna a partire dal 1° gennaio 2020.
Tra i punti salienti del Protocollo d’Intesa deliberato dal Consiglio direttivo di Federmanager Ferrara e votato in Assemblea: alla rappresentanza di Ferrara spettano 2 Consiglieri di diritto nel nuovo Consiglio Direttivo di Federmanager BO-FE-RA, di cui 1 Vice Presidente. Il Vice Presidente è anche delegato sul territorio di Ferrara e Provincia per costituire una Commissione tecnica locale che ha il compito di monitorare e salvaguardare l’assistenza agli associati ferraresi e la rappresentatività istituzionale.
Ad accompagnare l’associazione nei prossimi passaggi verso la fusione sarà l’attuale compagine direttiva, che rimarrà in carica fino a tutto il 2019: Giorgio Merlante, Presidente, Paolo Bassi e Pier Luigi Di Federico, Vice Presidenti, Giorgio Amadori, Tesoriere, Michele Monte, Segretario. I Consiglieri: Marco Balducci, Andrea Barbieri, Angelo Berro, Patrizia Busi, Claudio Ferranti, Nello Pasquini, Andrea Saponaro, Alberto Rossi. Collegio dei Revisori dei Conti: Stefano Punzetti, Luca Pierini e Stefano Zecchi. Collegio dei Probi Viri: Valter Sassi, Stefania Bottacin, Laura Caner.
Durante l’assemblea si sono svolte anche le attività ordinarie, culminate nell’approvazione dei bilanci consuntivo 2018 e preventivo 2019, avvenute dopo la presentazione a cura del tesoriere Giorgio Amadori e del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Stefano Punzetti.

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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