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Da: VidaKrei Collettivo

“30×30”
Venerdì 14 Giugno, Inaugurazione a partire dalle ore 17.30
Studio VIDAKREI – via Calcagnini, 8 Ferrara

30×30 è la nuova mostra collettiva “one shot” organizzata da VIDAKREI in collaborazione con la galleria d’arte Tales Of Art. La mostra inaugurerà Venerdì 14 Giugno in via Calcagnini 8, Ferrara, a partire dalle ore 17.30 e vedrà la partecipazione di oltre 100 artisti del panorama italiano di arte contemporanea.
Esattamente ad un anno di distanza dall’inaugurazione dello studio di Via Calcagnini 8 a Ferrara, il collettivo Vida Krei vuole festeggiarne il primo compleanno con un evento speciale: una mostra collettiva che vedrà partecipare più di 100 artisti del panorama italiano dell’arte urbana intitolata 30×30 e che inaugurerà venerdì 14 Giugno alle ore 17.30 e si protrarrà fino alle ore 23.00.
Una sterminata distesa di lavori di piccolo formato, 30×30 centimetri, costellerà le pareti dell’atelier Vida Krei, fornendo al pubblico una panoramica di stili e forme d’arte che non si limitano solo alla produzione in studio ma sempre più spesso ravvivano e riqualificano strade, palazzi e luoghi pubblici che ci circondano.
Dal graffiti writing all’astrattismo, dalla street art alla pittura figurativa più tradizionale, passando attraverso le tecniche pittoriche più disparate: la varietà e la qualità delle opere saranno il leit-motiv di questo evento per il quale l’unico vincolo imposto da Vida Krei agli artisti è stato, come intuibile, la dimensione dell’opera: “30×30” centimetri, sebbene, essendo molti degli artisti coinvolti abituati a lavorare su dipinti murali, non è mancato chi chiedesse ironicamente se si trattasse di “30×30” metri.
Dal momento che lo studio Vida Krei è un luogo dove si crea, si dipinge, si vive, il collettivo ha pensato a “30×30” come un’esposizione “one shot”: la mostra, infatti, durerà in forma espositiva per una serata – quella del 14 Giugno, appunto – per poi continuare in forma virtuale sulla gallery online resa disponibile da Tales Of Art, galleria d’arte imolese, che fin dalla sua apertura vuole dare rilevanza alle varie forme di arte contemporanea, con un occhio di riguardo per l’arte urbana.
Quando Vida Krei ha contattato Tales of Art presentando il progetto, ha subito riscontrato l’entusiasmo di Marco Chiarini, titolare della galleria, che si è reso disponibile a collaborare alla mostra e a gestirne gli aspetti commerciali, avendo oltrettutto già in passato ospitato due artisti del collettivo VK nella galleria imolese.
Il collettivo VK, Tales of Art e gli artisti coinvolti vi aspettano dunque il 14 Giugno per festeggiare tutti insieme il primo anno di apertura dell’atelier.
Artisti coinvolti:
Alessandra Carloni, Alien 8, Aluise P, Andrea Amaducci, Andrea Casciu, Andrea Luzi, Andrés Belsito, Anna Pinca, Annalisa D’Avolio, Argo, Armenia, Bacon, Bibbito, Blatta, Blood, Alessio “Bolo” Bolognesi, Brome 732, Burla 22, Alessandro Canu, Cheone, Claudio Tacchi, Corn 79, Cristian Valdinoci, Canobog P.M., Dissenso Cognitivo, Doms, Dower, Don Bro, Edoardo Mendez, Egeon, Elia Jungle, Enko 4, Era, Erik, Esarance, Etnik, Fabio Petani, Faza, Federico Poim, Filippo Mozone, Formy, Frasc, Froizz Bad Comics, Gian Luca Dolcetti, Giangi, Gigante di Ferro, Giovanni dallo Spazio, Guro, Hao, Ike, Inch the Kid, Jah, Jersy, Julien, Hamimani, Kanziisal, Katman, Krayon, Link HG, Livio Ninni, Lorenzo Conforti, Lorenzo Jato Galleri, Luca Cometti, Luca nell’Albero, Luogo Comune, Lume, Mach505, M.J., Mhell, Michiamozeta, Moe, Mr. Fijodor, Mr. Brogna, Nolac, Octofly, Osceno 22, Paco, Pepecoibermuda, Persona Generica, Peter Punk, Phezy, Pisquinando, Pois, Psiko, Quinto Diaz, Rambo, Rex Muffin, Riky, Sabri Disegna, Sanue, Sazer, Sbieco, Semino Bevilacqua, Sera, Sharko, Siepilo, Spes, Stefano Capozzi, Susanna Quartesan, Tackle Zero, Tails, Taleggio, Tark, TCB 71, Teddy Killer, The H Lazarus, Tommy Sper, Tomoz, Unplenair, Vvxxii, Walt Cani e Porci Crew, Web 3, Wubik, Z-Wax, Zaga Art, Zeerrio, Zero, Zetax.

Da: VidaKrei Collettivo

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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