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da: organizzatori

L’estate non è ancora finita al Lido di Spina dove, nel week end, fa tappa il tour di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”. Il cartellone-contenitore di appuntamenti itineranti per la promozione dell’ormai imminente grande kermesse dedicata alla ‘regina delle valli’, coordinato da Delta Input e realizzato con il contributo di Comune di Comacchio, Provincia e Cciaa di Ferrara, fa tappa da venerdì 12 a domenica 14 settembre nel più meridionale dei Lidi comacchiesi. Si parte venerdì 12 alle 20,30 al Ristorante “Sabor Sea”, in viale Leonardo da Vinci 54, con il Welcome Dinner con i ‘doc delle sabbie’, cena con menu territoriale abbinato ai vini del Bosco Eliceo che propone antipasto freddo di mare; risotto al profumo di mare, fritto misto, caffè e sorbetto accompagnati ai vini del Bosco Eliceo della Tenuta Garusola – cooperativa Giulio Bellini (costo euro 30 a persona info: 0533 333800). Sabato 13 a partire dalle 14,30 eppoi per tutta la giornata di domenica in piazzale Caravaggio verrà allestito il campo da calcetto sul quale si disputeranno gli incontri del Trofeo Sicura GruppoA2A ‘due contro due’, torneo a tappe di calcetto per master e amatori, grandi e piccini, senior e coppie (info: 366 3561236). Sempre sabato, con ritrovo alle 18 ancora in piazzale Caravaggio, sarà Aperibike, minitour gratuito – con aperitivo finale – per appassionati delle escursioni su due ruote alla scoperta di storia e curiosità del Lido di Spina: dalle Vene di Bellocchio al canale Logonovo, fino alla Casa Museo Remo Brindisi.
Infine, domenica 14, ancora un appuntamento su due ruote da piazzale Caravaggio alle 10,30 con Navigando&Pedalando fra Sapori di Terra & Acqua, escursione guidata slow con integrazione fra percorsi in bici (di circa 20 km.) e navigazione nelle valli che si concluderà all’Agriturismo Quieto Vivere con degustazione di risotto al brodo di gò (antica ricetta comacchiese) e fritto misto di valle, accompagnati a vino ed acqua (costo euro 25 a persona – info e prenotazione obbligatoria 345 5684017) Mentre alle 12 ancora al Ristorante “Sabor Sea” sarà Brunch in Jazz con un appetitosissimo menu che prevede antipasto saltato della casa; spaghetti ai frutti di mare; grigliata mista di pesce, sorbetto; vino e caffè (euro 35 a persona insieme al ritmo ed al calore ‘live’ dei Barioca Duo. Sul palco saliranno infatti la cantante Chica Piazzolla, accompagnata dalle chitarre di Luca di Luzio in un repertorio bossa nova e samba dei brani più conosciuti della musica brasiliana e alcuni brani della canzone d’autore italiana.
Il Barioca Duo propone infatti sonorità originali che fondono il linguaggio della musica contemporanea con quello della tradizione brasiliana in un repertorio che raccoglie brani di Jobim, Baden Powell, V. De Moraes e arrangiamenti originali in stile Bossa nova e Samba di brani della canzone d’autore italiana.
I due musicisti si incontrano sul terreno della musica afrolatina dove la splendida voce di Chica Piazzolla dialoga con le versatili chitarre di Luca di Luzio, riuscendo a coniugare la tradizione della Bossa Nova con sonorità moderne ed arrangiamenti curati nei dettagli.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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