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da: Ufficio Relazioni Esterne e Cassa di Risparmio di Cento

Siglato un accordo tra il Consorzio, che unisce circa 90 operatori turistici della Provincia ferrarese e l’Istituto di credito per rafforzare le attività di promo – commercializzazione sul territorio.

Da 4 anni il Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese, lavora per fare del territorio un marchio turistico d’eccellenza, ricco di opportunità, per diverse tipologie di visitatori. Le tante iniziative di promozione e commercializzazione portate avanti dal Consorzio, che ha costruito un’offerta turistica integrata, stanno trasformando Ferrara e la sua Provincia in una destinazione ricercata per tutto l’anno. Ora Visit Ferrara firma una convenzione con la Cassa di Risparmio di Cento, un accordo annuale valido dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, per rafforzare le attività di promo – commercializzazione turistica della Provincia ferrarese. La Cassa di Risparmio di Cento, infatti, non sarà solo sponsor di Visit Ferrara (e il suo logo comparirà su tutto il materiale promozionale online ed offline del Consorzio), ma i soci della rete consortile potranno beneficiare di particolari condizioni riservate dall’Istituto di credito e di consulenze dedicate su tematiche di interesse bancario e assicurativo. La Cassa di Risparmio di Cento sarà dunque l’interlocutore privilegiato delle circa 90 imprese turistiche del territorio provinciale che fanno parte del Consorzio Visit Ferrara, dando origine ad una collaborazione proficua e reciproca, che porterà benefici a tutta l’operazione turistica e promozionale che sta rendendo protagonista la Provincia ferrarese. Nel corso del 2015 la Cassa di Risparmio di Cento è stata scelta come partner bancario da oltre 5mila nuovi clienti, segnando un + 12,2% di imprese nuove clienti rispetto al 2014. L’istituto di credito mette a disposizione della sua clientela una rete di 47 filiali, 5 nella città di Ferrara e 22 totali nella Provincia, a cui si affiancano i gestori dedicati della struttura di Corporate Banking, specializzati nello studio di soluzioni su misura, specifiche ed innovative.
«L’accordo di collaborazione tra la Cassa di Risparmio di Cento e Visit Ferrara ci rende particolarmente orgogliosi – dice Matteo Ludergnani, Presidente del Consorzio Visit Ferrara – in quanto testimonia il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni. Entrambe le realtà, sono certo, potranno trarre reciproca soddisfazione da tale accordo, tanto da augurarci che l’intesa possa essere rinnovata al termine del primo anno. Il Consorzio si sta sempre più accreditando come soggetto di riferimento per l’attività di promo commercializzazione turistica del territorio ed accordi come questo, cui ne seguiranno a breve altri, non fanno che accrescere le potenzialità di sviluppo del Consorzio stesso, dei propri soci e di tutto il comparto turistico provinciale che sta sempre più diventando un settore economico strategico per il nostro territorio. Desidero ringraziare il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Cento, il suo Direttore generale Ivan Damiano e tutta la Direzione commerciale della Banca per aver creduto nell’attività del Consorzio Visit Ferrara e, più in generale, per sostenere in maniera fattiva il settore turistico provinciale».
«Siamo lieti di aver siglato un accordo di collaborazione con il Consorzio Visit Ferrara – dice Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Cassa di Risparmio di Cento -. Lo sviluppo economico del territorio si persegue anche tramite la creazione di sinergie come questa, dando vita a partnership che si fondano su ideali di collaborazione e volontà di crescita reciproca. Diamo quotidianamente il nostro supporto a numerose aziende che lavorano nel settore del turismo e da oggi siamo pronti per metterci a disposizione anche di tutte le realtà appartenenti al Consorzio. Solo un mese fa abbiamo inaugurato una nuova filiale a Porto Garibaldi, la seconda in meno di un anno dopo quella di Comacchio; sempre sui lidi abbiamo installato due sportelli atm che cittadini e turisti possono utilizzare per prelevare contante. Inoltre, dopo l’estate apriremo un nuovo centro di consulenza in Corso Giovecca a Ferrara. La nostra intenzione è quella di diventare un partner affidabile per il Consorzio e per tutte le aziende associate».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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