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Da: Organizzatori
Una straordinaria mostra per immergersi nella vita e nelle opere del “Prete Rosso”, interpretato dalla voce di Giancarlo Giannini

Vivaldi. La mia vita, la mia musica è il titolo della nuova mostra in programma a Palazzo Fava dal 24 maggio al 3 novembre prossimi. Una mostra insolita per le sale carraccesche del Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae. Musei nella città, che per la prima volta ospita un grande spettacolo immersivo per raccontare in maniera inedita vita ed opere di Antonio Vivaldi, uno dei compositori più noti ed eseguiti al mondo.

La mostra-show, prodotta da Emotional Experiences S.r.l. e da Genus Bononiae. Musei nella città, intende raccontare il grande compositore ad un pubblico trasversale, dagli appassionati di musica classica a tutti coloro che vorranno esplorare un’esistenza straordinaria come quella dell’autore de “Le Quattro Stagioni”.
Tra spettacolari immagini, videomapping che sfondano le pareti creando nuove architetture, scenografie ed ambienti liberamente ricostruiti e musiche immersive, il percorso espositivo narra la vicenda umana ed artistica del “Prete Rosso” – così era chiamato per via della sua chioma fulva. Dall’infanzia al sacerdozio, dagli anni di insegnamento di musica presso l’Ospedale della Pietà di Venezia, dove erano ospitati gli orfani della città, ai successi internazionali, fino all’oblio che coprì per quasi due secoli la sua musica e alla riscoperta della sua opera da parte di Ezra Pound: un vero e proprio vortice di emozioni nelle quali arte e vita si intrecciano inestricabilmente.

“Vivaldi è un personaggio affascinante e uno dei grandi maestri della musica, ma la sua vita è poco conosciuta – dice Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae. – La dimensione profondamente umana con cui si racconta in questa mostra spettacolo, restituisce l’uomo e lo avvicina a tutti, non solo al pubblico di appassionati e studiosi di opere classiche. Il visitatore resterà affascinato dalla capacità della tecnologia di mostrare la sua musica, attraverso le immagini”.

Se è la voce di Anna Maria, piccola orfanella dell’Ospedale della Pietà, ad accompagnare attraverso l’audioguida il visitatore nella prima parte del percorso, ad attenderlo al Piano Nobile è invece quella inconfondibile di Giancarlo Giannini, attore e indimenticabile doppiatore dell’Olimpo delle star hollywoodiane. “È un Giannini/Vivaldi ormai anziano, giunto al termine delle stagioni della sua vita, a regalarci una confessione amicale ed intima, tra dolci nostalgie e orgogliosa difesa della propria integrità morale, ma soprattutto un’appassionata dichiarazione d’amore verso la musica, per onorare la quale combatté con una seria forma d’asma che lo accompagnò per tutta l’esistenza” dice l’Ingegner Francesco Maria Bernardi, Presidente di Emotional Experiences S.r.l.

Il percorso si snoda attraverso le sale del Piano Nobile di Palazzo Fava: dalla Sala Carracci, in cui ad accompagnare lo spettatore è una suggestione della memoria raccontata attraverso le immagini di un Vivaldi bambino, al cuore del furor creativo, dal sacerdozio agli anni di insegnamento alle orfanelle. La Sala Rubianesca ospita la ricostruzione di un teatro d’epoca, durante l’esecuzione delle opere: ad essa succede la Sala Giasone, ultima tappa del percorso, che lascia spazio ad un trionfo di musiche e spettacolari immagini fino all’acme del finale.

Un percorso che sarà fruibile anche dai più piccoli: sono infatti a disposizione audioguide ad hoc con testi adattati, che permetteranno anche ai bambini di intraprendere il viaggio alla scoperta delle musiche immortali di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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