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Da M5s

Il m5s:“il pd si sveglia solo adesso. Unica soluzione è votare nostro progetto di legge”

Silvia Piccinini e Ilaria Morghen, rispettivamente consigliera regionale e comunale del MoVimento 5 Stelle, rispondono alla interrogazione dei dem Calvano e Zappaterra. “Per anni il loro disinteresse è stato totale”.

“Il ritardo siderale con cui i consiglieri regionali del PD Calvano e Zappaterra fanno finta di interessarsi al caso dei volontari sulle ambulanze è davvero patetico. Dopo due anni di sostanziale silenzio chiedere alla Giunta cosa intenda fare, dopo decine di interrogazioni del MoVimento 5 Stelle in Comune e in Regione, è francamente inutile. Se veramente vogliono fare qualcosa per migliorare la situazione e mettere fine alla giungla che ruota a questo caso, allora la cosa più semplice è votare il nostro progetto di legge sul riconoscimento della qualifica di autista-soccorritore, che presenteremo nei prossimi giorni. Basta fare melina, basta perdere tempo”. È questa la risposta di Silvia Piccinini e Ilaria Morghen, rispettivamente consigliera regionale e comunale del MoVimento 5 Stelle, dopo che il PD ha annunciato la presentazione di una interrogazione sul caso dei volontari sulle ambulanze esploso da qualche tempo a Ferrara come in altre province dell’Emilia-Romagna. “è particolarmente esilarante guardare come Calvano e Zappaterra provino a camuffare il loro sostanziale immobilismo su questo tema, portato avanti fino ad oggi per un mero calcolo elettorale, con una interrogazione che fa seguito al licenziamento di una persona e alle multe dell’Ispettorato territoriale del lavoro – spiegano Silvia Piccinini ed Ilaria Morghen – Verrebbe da dire meglio tardi che mai se non fosse che è evidente a tutti la loro azione è meramente di facciata. Non possiamo però non ringraziarli per aver clonato oggi le nostre richieste avanzate in tempi non sospetti. La circolare 6/2014 come ormai chiediamo da tempo va riformulata anche in considerazione degli intervenuti mutamenti sia nel diritto interno sia in quello europeo e delle indicazioni dell’ANAC sul tema. Mentre noi del MoVimento 5 Stelle chiedevamo il rispetto delle regole infatti, loro hanno sempre remato contro pur di non indispettire quelle associazioni di volontariato che preferivano non muovere troppo le acque. Adesso però che i nodi che avevamo denunciato stanno lentamente venendo al pettine proprio grazie al nostro lavoro in Comune come in Regione, ce li ritroviamo a tentare di rincorrere un treno che in realtà non hanno mai voluto prendere. Adesso – concludono Piccinini e Morghen – se davvero la loro volontà è magicamente cambiata invece che chiedere alla Regione di interessarsi al caso propongano ai loro colleghi di partito di votare il progetto di legge che il MoVimento 5 Stelle presenterà a breve”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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