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Da: Organizzatori

Il percussionista brasiliano Marco Lobo ritorna in Italia e L’Associazione Musicisti di Ferrara – Scuola di Musica Moderna – ospita, il 5 aprile dalle ore 18.00 alle 22.00, lo Workshow di percussioni brasiliane. L’evento è rivolto a musicisti, studenti, artisti, curiosi e appassionati di percussioni. Sarà un’opportunità unica per scambiare esperienze con uno dei più acclamati percussionisti del Brasile. Per molti anni Marco Lobo ha collaborato con importanti nomi della musica brasiliana come Milton Nascimento, Maria Bethania, Caetano Veloso, João Bosco, Ivan Lins, Marisa Monte, tra altri. Con questo importante bagaglio e innegabile talento ha iniziato la sua carriera da solista in Brasile e all’estero.
Durante l’incontro gli iscritti avranno l’occasione, attraverso i ritmi e i canti della cultura popolare brasiliana illustrati ed eseguiti dal percussionista, di affrontare argomenti come percezione musicale, improvvisazione e di realizzare insieme un’officina di timbri percussivi e suoni sperimentali, potendo interagire con l’artista per eventuali domande di approfondimento.
L’ultima parte dell’evento sarà dedicata alla “Demonstration” quando Marco Lobo suonerà insieme ad altri musicisti. Tra le partecipazioni speciali, ci sarà quella del violoncellista Federico Puppi (premiato musicista italiano che dal 2012 vive in Brasile e collaborare con grandi nomi della musica come Sergio Mendes, Gilberto Gil e Maria Gadu) che con Marco ha un progetto attivo in Brasile che, inusitatamente, unisce ritmi brasiliani, live eletronics e il lirismo del violoncello. Special guests saranno anche la cantautrice brasiliana Daniella Firpo che realizza varie iniziative e concerti con il percussionista, il chitarrista Roberto Poltronieri, il pianista Massimo Mantovani e la flautista Ambra Bianchi, musicisti che nella scorsa estate hanno suonato insieme a Marco in occasione della manifestazione “Un Fiume di Musica”.

Per prenotare / iscriversi o avere più informazioni chiamare 329 7087093
Durante l’incontro sarà offerto un aperitivo ai partecipanti.
Marco Lobo
Nato a Bahia, il percussionista Marco Lobo è “brasileiro de todos os batuques”, tesoro musicale brasiliano, un singolare strumentista. La sua assoluta capacità di mettere la bellezza e l’eleganza in qualsiasi canzone lo rende unico. Le sue esibizioni hanno vigore, grazia e sempre qualcosa di insolito per affinare i sensi di chi lo guarda con il suo set di percussioni che unisce strumenti tradizionali ad altri particolari in una ricerca incessante di suoni sperimentali.
Per molti anni Marco Lobo ha collaborato con importanti artisti come Milton Nascimento, Maria Bethania, Caetano Veloso, João Bosco, Ivan Lins, Marisa Monte, Lenine, Marcus Miller e Billy Cobhan (baterista dell’album Bitches Brewde Miles Davis), tra altri.
Marco ha tre CD pubblicati, partecipa a numerosi workshop e laboratori in tutto il mondo, eseguendo progetti musicali che divulgano la musica strumentale brasiliana.
“Il nostro Marco Lobo è un’orchestra di percussioni completa. Pieno di grandi idee che completano gli altri strumentisti ” Milton Nascimento.
“Il suo allenamento baiano alla nascita lo rende un percussionista unico. Il suo tocco seduce. Il suo modo gioioso infetta. Non c’è da stupirsi che Marquinho sia uno dei più ricercati percussionisti del Brasile. ” João Bosco.
“La musicalità di Marco Lobo è molto speciale e unica in ogni modo. Sono sicuro che qualunque lavoro svolga tradurrà pensieri positivi in ​​una musica meravigliosa.” Billy Cobhan

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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