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Da: Organizzatori

Fino al 13 ottobre 2016 è possibile iscriversi alla seconda edizione del Workshop organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara ‘Divulgare la storia’, che si svolgerà venerdì 21 ottobre, e vedrà impegnati i partecipanti in attività laboratoriali guidate da esperti professionisti del mondo della divulgazione della storia e del patrimonio culturale. Le attività avranno luogo, nella mattinata dalle 9.00 alle 13.00, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (via Scienze n. 17), e il pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, presso il Polo degli Adelardi (via Adelardi n. 33). Il Workshop permetterà ai partecipanti di approfondire competenze e capacità nell’ambito della comunicazione e della divulgazione della storia, con particolare focus su quella antica, e dei beni culturali, che sicuramente rappresentano patrimonio inestimabile del nostro Paese, e che troppo spesso non trovano lo spazio che meriterebbero nella realtà dei media. Obiettivo del Worskhop è far sì che gli iscritti possano confrontarsi direttamente con professionisti che, a vari livelli, si occupano di valorizzazione e promozione della storia e del patrimonio culturale. I migliori progetti pianificati durante il laboratorio in presenza potranno trovare spazio di realizzazione, attraverso il supporto dei docenti-relatori, all’interno di case editrici e riviste di settore. Il programma del Workshop prevede: strumenti utili alla scelta e alla validazione di fonti corrette e attendibili; le principali norme redazionali necessarie alla stesura di un articolo destinato a una rivista cartacea di settore; l’analisi del ruolo di tutte le figure professionali necessarie nel processo di ideazione e realizzazione di un prodotto editoriale.

I docenti del workshop saranno:
Livio Zerbini, docente di Storia Romana presso l’Università degli Studi di Ferrara. Si occupa, oltre che di insegnamento e ricerca in ambito accademico, anche di divulgazione attraverso romanzi storici, articoli e saggi. Ha in essere numerose collaborazioni e consulenze scientifiche per televisione, radio e Ministeri, ed è responsabile di due missioni archeologiche. Andrea Frediani, saggista, scrittore ed editor della Casa Editrice Newton Compton. Si occupa di divulgare la storia attraverso la pubblicazione di volumi e romanzi. Tra i suoi romanzi, Gli Invincibili: La battaglia della vendetta (2013), 300 nascita di un impero, la battaglia di Salamina (2014), Gli Invincibili: Guerra sui mari. Il dominio su Roma (2014), Gli Invincibili: Sfida per l’impero (2015). Marco De Simoni, Direttore editoriale della Casa Editrice Odoya, editore internazionale indipendente che, oltre a occuparsi di saggistica divulgativa e di narrativa in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, organizza corsi di formazione per figure professionali da inserire nel mondo dell’editoria. Sul sito sea.unife.it saranno inseriti materiali propedeutici al workshop, e gli iscritti saranno avvisati tramite mail. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Modalità di presentazione della domanda
Coloro che intendono partecipare al Workshop devono presentare la scheda di iscrizione, secondo il format allegato, dal 3 ottobre al 13 ottobre 2016. La quota di partecipazione prevista è € 100,00 per partecipante. Tale quota si intende comprensiva di imposta di bollo (€ 2,00) e al netto di eventuali spese bancarie.
Modalità di pagamento: versamento della quota a mezzo bonifico bancario intestato a
Università degli Studi di Ferrara c/o UNICREDIT BANCA
Agenzia FERRARA SPADARI – Viale Cavour, 47 – 44121 Ferrara
Codice IBAN IT 33 T 02008 13030 000002983841
Codice BIC SWIFT UNCRITM1NR0
Causale: iscrizione Workshop “Divulgare la Storia”
La scheda di iscrizione compilata in ogni suo campo e la ricevuta di effettuato bonifico vanno inviate congiuntamente via e-mail agli indirizzi lac@unife.it e isabella.bambini@unife.it all’attenzione della Dott.ssa Bambini Isabella.

ATTENZIONE: Ogni scheda di iscrizione che perverrà senza la ricevuta di effettuato bonifico non verrà ritenuta valida.

Trattamento dei dati personali

L’Università degli Studi di Ferrara, in attuazione del Decreto Legislativo 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal candidato solo per l’espletamento delle procedure previste dalla presente Comunicazione.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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